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Cgil-Paternò: il popolo ha fame? Dategli l’app
Pubblicato il 21 Aprile 2020
di iena marco pitrella
Ce l’ha col sindaco, Nino Naso, il sindacato: sull’assegnazione dei buoni spesa, la Cgil, si legge in un comunicato, “vuole vederci chiaro”, mica c…zi!
“Misure insufficienti”, le parole, e che parole, di Stefano Materia che proprio della Cgil è un dirigente: “i pochissimi messi comunali con l’aiuto di qualche vigile urbano … non sono a nostro avviso sufficientia svolgere un servizio di recapito in tempi rapidi”.
Vabbé, che il meglio debba venire va da sé: “Riteniamo – si legge sempre nel comunicato – si possa intervenire velocemente per la soluzione anche sperimentando software, applicazioni o comunque sistemi informatici che consentano di essere veloci…”.
L’ha detto: “un software”. L’ha detto: “un sistema informatico”.
Insomma, il popola ha fame? dategli l’app.
Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
Del resto, la domanda che va domandata: chi è quel bisognoso che al giorno d’oggi non possieda un computer o quell’anziano che al giorno d’oggi non lo sappia usare il computer?
La verità va detta: questo è il senso di realtà di certo sindacato.
E per quanto alla Cgil risulti difficile da credere, pare che più di qualcuno abbia avuto difficoltà persino a stampare l’istanza per ottenere il buono: “si potranno trovare le istanze già stampate presso tutti i supermercati e farmacie della città”, si legge non a caso in un post pubblicato sulla pagina facebook del comune.
Ma piuttosto dategli l’app, che la Cgil vi solleverà Paternò.
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