Che succede a Nello Musumeci?

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Sembra paradossale, ma il momento della svolta, la nomina a Sottosegretario al Welfare, piuttosto che segnare il punto di un trionfale rientro in scena è coincisa con una (solo?) apparente stasi di uno dei politici catanesi più amati degli ultimi anni.

Ed in effetti, al di là delle considerazioni di opportunità politica sul momento dell’imbarco nella nave instabile del governo Berlusconi, dopo la lunga traversata nel deserto seguita alle elezioni politiche del 2008, avvenuta in contemporanea con l’ingresso dei sottosegretari “responsabili” e dunque non si sa quanto proficua dal punto di vista dell’immagine, è sotto gli occhi di tutti che da tale nomina ben pochi benefici  siano arrivati al politico di Militello.
Spazi operativi ridottissimi (il ministro Sacconi non è uomo a cui piaccia delegare), nessuna azione di rilievo sui pur tanti dossier aperti sul lavoro in Sicilia (da Termini Imerese alla vicenda Siremar); gestione complicata del gruppo che a lui fa riferimento, soprattutto per ciò che concerne la Provincia Regionale (voci di corridoio vorrebbero prossimo l’avvicendamento dell’attuale vicepresidente Giovanni Ciampi con altro esponente di primo piano del gruppo a Catania), che al Comune l’opposizione a Raffaele Stancanelli è stata fatta seriamente; un mezzo flop la festa de La Destra celebratasi a Taormina nelle scorse settimane, ben lontana dai numeri dell’anno scorso e dalla scarsa eco mediatica; ma, soprattutto, poco si capisce sulla traiettoria che Nello prenderà nel futuro.

Già: che farà Nello quando, complice il declino di Berlusconi e del berlusconismo, si tornerà a votare (più probabilmente prima, che poi?).
Secondo alcuni a Nello finalmente si potrebbero spalancare le porte del Comune di Catania, da sindaco. Ma in questo caso il suo competitor principale sarebbe Raffaele Stacanelli, entrambi nella paradossale situazione di essere appartenenti o alleati del Pdl ma di dover sperare nell’appoggio di Raffaele Lombardo per garantirsi l’elezione o la conferma.

Secondo altri potrebbe tornare alla Provincia, dove ha costruito le sue fortune politiche tra il 1993 ed il 2003.
Poi c’è la terza ipotesi: il vero obiettivo sarebbe il Parlamento Nazionale, che a Roma si sta senz’altro meglio che a Catania.  Allora non ci resta che aspettare, e nell’attesa vedere se Nello batterà qualche colpo degno di nota.

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Redazione Iene Siciliane

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