Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]
Chi ha paura di Sebastiano Ardita procuratore capo di Catania?
Pubblicato il 19 Maggio 2024
di iena marco pitrella
«Non offendere la Patria di Agata perché è vendicatrice delle offese», è monito che andrebbe ricordato a chi non vorrebbe Sebastiano Ardita procuratore capo di Catania; è monito, appunto, che a quanto pare andrebbe ricordato dalle parti di Paternò.
Di Paternò c’è Rosanna Natoli, consigliere laico del CSM e di Paternò, tanto per dirla tutta, c’è pure Gaetano Galvagno presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana; ma di Paternò c’è soprattutto Ignazio La Russa: «Fratelli di Paternò», non a caso, li ha definiti Mario Barresi che su «La Sicilia» per primo ha raccontato l’intera faccenda, svelando certi retroscena.
Riporta il «Fatto Quotidiano» paro, paro: «I laici del centrodestra stanno seguendo l’indicazione della Natoli, in quota La Russa che spinge per Ignazio Fonzo, anche lui procuratore aggiunto di Catania»; con l’eccezione di Felice Giuffré, anch’egli consigliere laico del CSM, che, onore al merito, è fermo nel sostenerne la candidatura.
Si tratterebbe, quindi, d’un’ingerenza della politica d’una tal misura che non avrebbe eguali; intervenire sulle scelte che non le competono e che con la magistratura hanno a che vedere; è del tutto evidente quanto sia pericoloso il precedente: come se pezzi di territorio fossero appannaggio di «ras» locali.
«I laici del centrodestra stanno seguendo l’indicazione della Natoli, in quota La Russa», dicevamo: il che sarebbe aggravato dal fatto che il regista sarebbe proprio il presidente del Senato, che, quanto a carica dello Stato è seconda solo al presidente della Repubblica.
E però, Fratelli d’Italia appena un anno fa, aveva lanciato la candidatura a sindaco di Ardita (maldestramente plagiando quella che era stata la proposta del sottoscritto).
Qualcosa non torna: per Fratelli d’Italia, Ardita andava bene per fare il sindaco, ma non va bene per fare il procuratore capo … che poi sarebbe il suo ruolo naturale, data la sua storia, che è storia che cammina da sé.
La domanda va domandata: chi ha paura di Sebastiano Ardita?
PS: Spontaneamente, associazioni, comitai e cittadini si sono dati appuntamento martedì 21 maggio dalle 9.00 alle 12.00 al tribunale di Catania.
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