“Cittadella dell’ingiustizia”: il Potere “chiama”, il consiglio comunale -stasera- risponderà

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iena marco benanti

Stasera il consiglio comunale di Catania -a meno di improbabili imprevisti- voterà la delibera della “cittadella dell’ingiustizia”, l’ultima “perla” del “Sistema Catania” (vedi link)

https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=11741 

Ieri sera, alla fine, dopo circa tre ore di discussione, è mancato il numero legale: se ne riparlerà oggi alle 19.

Ieri, da notare, fra l’altro, l’assenza fra i banchi della maggioranza dei consiglieri Paola Parisi e Andrea Barresi, espressione politica del sindaco Pogliese, e qualche assenza in “Grande Catania”. Stesso gruppo che, ieri mattina, in commissione urbanistica aveva dichiarato di rimettersi al voto in aula, mentre la maggioranza (“Diventerà Bellissima” che esprime il presidente, Manfredi Zammataro, “Fratelli d’Italia” e gruppi espressione del sindaco Pogliese) ha votato a favore della delibera. Contrario il M5s, con il consigliere Graziano Bonaccorsi. Insomma, il Presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale ai trasporti Marco Falcone vogliono e spingono per quest’opera. Se ne assumano la responsabilità politica, assieme agli altri maggiorenti di città che esprimeranno la stessa volontà. Questi sono “meriti” che peseranno altrove? Chissà, magari qualche ingenuo ci potrebbe credere ancora.

In aula, ieri sera, assente il vicesindaco, pardon sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, presente, invece, l’assessore all’urbanistica Avv. Enrico Trantino, noto urbanista e il dirigente dell’urbanistica del comune Biagio Bisignani. Come dire: presenze e assenze che parlano da sole, per chi non fa finta di non capire.

Piccolo retroscena: quando il gruppo del M5s (a proposito: non è paradossale che a contestare l’operazione siano coloro che a Roma siedono al governo nazionale ed esprimono il Ministro della Giustizia?), ha fatto cenno all’assessore Trantino che forse si stava, come dire, arrampicando sugli specchi, da lui si sarebbe risposto muovendo le mani in “stile Spiderman” o simili.

Catania si avvia, quindi, a vivere l’ennesima “pagina da dimenticare” (l’ennesima dimostrazione che l’amministrazione Pogliese è in tema di assetti di Potere in continuità con l’amministrazione Bianco) del suo sistema di Potere, che vede negli uffici giudiziari e nel mondo che vi ruota attorno uno dei suoi perni. Una pagina che chissà, magari un giorno, qualcuno potrebbe riaprire.

 

 

 

 

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