Clamoroso! Governo nazionale: la Lega lascia il M5s e fa l’accordo con il Pd! Indignati i pentastellati: “incoerenti!”. A sinistra l’analisi politica verte su profonde crisi di coscienza: “Salvini con Zingaretti che coppia! E per noi che resterà?”

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Impensabile sviluppo della crisi di governo d’agosto: dopo lo “strappo” della Lega con il M5s, “accusato” di volere fare troppe cose, soprattutto utili per i cittadini e non per le lobbies di Potere, è arrivata inaspettata la “giravolta” di Matteo Salvini: accordo con il Pd! Un “ribaltone”!

Una “mossa” che ha lasciato di stucco i suoi ormai ex alleati, che hanno reagito con veemenza. Luigi Di Maio, Vicepremier e Ministro del lavoro, ha dichiarato alle agenzie: “resto allibito di fronte a tanta spregiudicatezza. Come si può in poche ore fare una ‘capriola doppia” di questa portata e allearsi con il “Partito di Bibbiano”? Un vero ribaltone”.

Ai cronisti gli chiedevano ulteriori commenti, Di Maio ha spiegato che “per fortuna, mica siamo tutti uguali. Ci siamo noi a tenere ferma la barra della coerenza e della diversità politica. Noi che mai potremmo fare una scelta come quella di Salvini e Zingaretti, che si confermano maestri del trasformismo.”

“Un costume -ha aggiunto il VicePresidente del Consiglio- che in Italia non è mai morto, ma che noi del m5s manderemo in soffitta”. Concludendo: “non si fanno governi come questo, nato contro una sola forza politica, noi del MovimentoCinquestelle. Un esecutivo che nasce contro e non per qualcosa nasce già sconfitto politicamente. E’ veramente un modo di fare da disperati, in cerca solo di una poltrona”.

La senatrice pentastellata Paola Taverna, da parte sua, ha evidenziato, con efficace sintesi politica, che il Pd come la Lega “fa schifo”. E ha aggiunto: “noi non conosciamo un passato, un presente e un futuro, noi siamo per la coerenza. E per l’onestà, a partire da quella intellettuale. Quindi, non cambiamo idea a convenienza. Io poi ragiono con la mia testa, mica la delego al gruppo”.

Oltre ai leader e ai parlamentari, si sono mobilitati i militanti del web e dei meetup. Franz Mannino dal suo profilo facebook ha tuonato: “Mai, mai con il Pd. Noi siamo un’altra Storia. Io come potrei mai guardarmi allo specchio se un giorno non attaccassi il Partito dei Poteri Forti, il Pd? Come potrei mai abbassare i toni di una sacra battaglia di legalità e di coerenza intellettuale?”

Sulla stessa linea sono tanti dei “grillini della prima ora ma senza sveglia” che già annunciano di volere scendere in piazza contro lo “sconcio inciucio”. E a coloro che dal Partito Democratico ricordano che l’Italia è una Repubblica parlamentare rispondono che “la sovranità popolare non si tocca, mica possiamo sostenere un governo secondo le linee ferree di Bruxelles! Noi siamo nati per uscire dall’Euro, mica per diventare sostenitori di governi ben voluti da Ue e Nato! Ma siamo pazzi: noi siamo diversi!”

Non solo, ad aumentare l’indignazione è la prospettiva ormai concreta che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte diventerà Presidente del nuovo governo Lega-Pd: “e’ un incoerente!” -è il coro unanime che sale dalla base ai vertici del MovimentoCinquestelle. “Lo stesso Presidente per due governi diversi, che tanto diversi saranno, ma come si fa? E con i decreti sicurezza che faranno: andranno bene ora?”.

L’associazione grillina “Davigo Ora e Sempre” ha fatto sapere che “è uno scandalo allearsi con una forza politica, il Pd, che è piena di indagati. Come si fa passare su una cosa di questa gravità senza interrogarsi? Come dice giustamente il dott. Davigo, spesso mica c’è bisogno della sentenza di Cassazione per capire di non avere a che fare con soggetti poco raccomandabili come tanti esponenti del Pd?”

Alessandro DiBattista ha annunciato, da parte sua, una “mobilitazione di piazza contro i Poteri forti che ci vogliono ingabbiare in vecchie logiche da Prima Repubblica, in cui sguazzano Salvini e Zingaretti. Gli indios dei meetup di Catania sono già pronti, assieme ai popoli dell’Amazzonia. La rivoluzione da via Ipogeo a Catania sta partendo”

Beppe Grillo, intervenuto con un suo scritto sul suo blog e poi in diretta streaming ha riportato chiarezza, spiegando al “popolo a cinquestelle” che “lo schifo dell’alleanza Lega-Pd aumenta la nostra diversità. Noi siamo quelli ‘anticasta al 100%’, noi siamo quelli che mai venderebbero i nostri ideali per la poltrona. Per questo, mio caro popolo che hai fede in me, ti dico che l’Ebetino e il Bullo si sono messi insieme, ma tu non avere paura: ti porto io in salvo”. Grillo ha concluso: “basta con le parole che dicono tutto e il contrario di tutto. Manipolazione, vaffanculo!” Il tutto in diretta, e con immediata approvazione sulla piattaforma Rousseau.

Oltre al mondo a cinquestelle a sollevarsi per la nuova formula di governo sono anche le associazioni di società civile e professionali.

L’associazione “Donne Indipendenti per l’Alternativa Democratica contro il Maschio Colpevole” ha diramato un comunicato stampa, in cui, fra l’altro, esterna “severa preoccupazione per le sorti progressive della legislazione in tema di parità di genere e di contrasto alla violenza di genere. “Con la fatale attrazione Lega-Pd -è scritto altresì- siamo ad un passo dal baratro: invitiamo -noi da indipendenti- i compagni del Partito Democratico a tornare indietro, pena una valanga di denunce false su reati contro le donne inesistenti.”

Dalle “Donne Indipendenti per l’Alternativa Democratica contro il Maschio Colpevole” è stato aggiunto: “La Lega di Salvini con il Pd è certamente fuori da ogni rischio di fascismo, ma tutto questa resta sempre incoerente. Noi restiamo coerenti contro ogni DDL Pillon, mica siamo come quelle organizzazioni corporative che difendono fette di mercato professionale che fruttano bene in termini economici, ma poco in termini etici”.

Di fronte all’ “insano connubio” l’associazione “Magistrati in Pensione per il Socialismo Giudiziario all’Italiana” ha fatto sapere di “essere pronta a scendere in piazza e ad affacciarsi dalle finestre per affermare la necessità di rompere questo connubio. Questo trasformismo, in cui una forza diversa si lega ad un’altra che prima avversava, va subito fermato”.

Un portavoce dell’associazione ha fatto presente che “questa non è più l’Italia di Depretis, siamo in una fase delicata in cui una forza nazionalista, ma per nulla fascista, si mette assieme ad una sincera democratica. Noi siamo per la coerenza, in nome dei principi, mai per le convenienze del momento”.

Gli “avvocati democratici” hanno, da parte loro, sottolineato che si augurano proteste per questa alleanza che lascia perplessi, ma che non si trascenda in manifestazioni di “stampo squadristico” contro gli esponenti del nuovo governo, perchè “Lega e Pd sono due forze diverse, ma entrambe rientrano nel quadro democratico”. Sottolineando che tutto questo viene espresso in nome del fatto di essere apartitici.

Cgil-Cisl e Uil, da parte loro, hanno reso noto che “giudicheranno questo governo dai fatti e non dalla logica di schieramento. Per fortuna, siamo grandi organizzazioni popolari, estranee ai partiti, che lavorano sul territorio senza alcuna contaminazione di politica politicante. Per questo auguriamo ai compagni del Pd un ottimo lavoro”.

Un augurio rimbalzato dalle note di diverse organizzazioni professionali del centrosinistra unito: dagli avvocati ai commercialisti, dagli ex An ai nuovi Dc è arrivato un accorato appello “a mettere da parte le divisioni che fanno male al Paese e a unirsi in nome di un sincero: ‘un posto di sottogoverno democratico e antifascista per tutti’ “.

Satira(la realtà è molto peggio), ienesicule, mb.

 

 

 

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Benanti

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