Clamoroso! Si ribella alle “zuccarate”, si fa adottare e diventa Ordinario di astrofisica nucleare!


Pubblicato il 30 Giugno 2019

di iena delle classi subalterne marco benanti

Abbiamo ricevuto una lettera in redazione.

Una missiva che vuole essere una risposta d’elitè (qulturale) all’aggressione mediatico-giudiziaria che immeritatamente si è abbattuta sull’Ateneo catanese.

Egregio Direttore,

mi chiamo….non posso fare il nome perchè in questa democrazia una delle massime espressioni di libertà è la privacy. Vado al sodo: le voglio spiegare, in sintesi, come sono riuscito a diventare Ordinario di astrofisica nucleare all’Università di Catania.

Lo faccio proprio in questi giorni che hanno segnato tristemente la brillante vita dell’Ateneo etneo e in particolare l’esistenza di una mirabile espressione di una parte nobile della classe dirigente della città.

Io non avendo origini d’alto lignaggio (sono nato di cinque chili e il mio sangue è rosso, malgrado i ripetuti tentativi di farlo diventare blu) mi ero quasi abituato (è la democrazia) ad una vita ai margini della vita scientifica e culturale sotto l’Etna. Ma pensavo: potrò mai fare il “grande balzo”, magari sono un “saltino” in avanti nella piramide feudale, pardon nella scala sociale?

Poi, l’altro giorno ho seguito in diretta sul web la conferenza stampa del Procuratore Carmelo Zuccaro, dei suoi sostituti e degli investigatori della Digos.

E lì è scattata una molla: ma come- mi sono detto- i Magnifici che parlano sottolineano il criterio della parentela quanto mai utile per vincere un concorso universitario e io sto lì a studiare libri e a rompermi la schiena in questa canicola di giugno? “Devo fare qualcosa”- mi sono detto fra me e me.

E allora, in poche ore ho risolto: una bella adozione! Ho studiato l’ “obiettivo” (familiare), ho preso le dovute informazioni e in poche ore -magia del dna- sono diventato figlio di una famiglia, di una famiglia che conta. Il nome? C’è la privacy.

A celebrare il momento dell’adozione c’erano…omissis…e ancora…omissis. Che le devo dire? In pochi minuti sono diventati tutti amici, anche quelli che fino a pochi giorno fa nemmeno mi salutavano. Un po’ come il “modello indiano”, ricorda le caste?

E, invece, adesso siamo tutti amici, quelli delle classi subalterne mi danno del Voi, gli antifascisti mi baciano una, due, anche tre volte. Mi hanno chiesto: ma tu sei di sinistra o di destra? Io ho detto che a volte sono di sinistra, a volte di destra. Se necessita, anche di centro, ma prima di tutto sono fedele, ovvero sono libero.

Dimenticavo: mi hanno chiesto se fossi antimafioso? Ho risposto che ho letto tutte le opere di Andrea Camilleri, lo scrittore di Treviglio che tanto mi piace, che descrive la Lombardia civile. Mi hanno detto: promosso.

E così mi hanno portato in un luogo dove un tipo con la spada e uno con una zolla di terra -rito medievale? Ma giammai, medievale è il Ddl Pillon- mi hanno investito del nuovo grado sociale. Io non ci volevo credere: ma sono diventato Ordinario di astrofisica nucleare. Ho trovato anche scritte delle pubblicazioni con il mio nome, ma io non ricordo quando mai le ho redatte. Forse di notte, nel sonno.

Insomma, direttore, la mia vita è cambiata e tutto grazie a questa Università e allo Stato democratico che degnamente lo rappresenta.

Ah, mi scusi dimenticavo: io sono per l’accoglienza, darei tutto me stesso -a parte la roba che ho messo da parte e a cui tengo più di ogni altra cosa- per i migranti.

Insomma, ha capito che sono diventato davvero perfetto?

Per questo mi sono di fare una scelta di vita ancora: respingo tutte queste cattiverie della magistratura catanese e mi preparo alla prossima serata democratica in castello.

La Saluto con Somma Devozione,

……omissis…omissis.

Satira, la realtà è peggiore.

 


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