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COLLEGAMENTI, il Festival della Legalità 2020 riscuote un grande successo
Pubblicato il 05 Ottobre 2020
Di Gian Maria Tesei.
Il 25 settembre ha segnato la conclusione delle cinque giornate di “COLLEGAMENTI, il Festival della Legalità 2020” tenutosi a Canicattì (AG) con un seguito di pubblico importante per un programma completo d’eventi, workshop, spettacoli ed incontri con ospiti e personalità di grande caratura, coinvolte dal direttore artistico Simone Luglio.
La manifestazione , in una proposta densa di momenti significativi, è stata sorretta da esibizioni e di teatro danza (Lucia Cammalleri), Circo contemporaneo(gli Sbadaclown), teatro di prosa (Angelo Campolo) ed una gran copia di elementi di spicco dell’attivismo , del mondo letterario e della magistratura ( tra cui Fiammetta Borsellino, Matteo Frasca, Michele Pennisi, Leonardo Guarnotta, Salvatore Vella, Fabio Marchese Ragona, Roberto Saetta e Gero Tedesco) ha caratterizzato i momenti di confronto e dibattito, curati da Davide Lorenzano, imperniati su tematiche di grande interesse quali il giornalismo sostenibile, la crisi dell’antimafia, la collaborazione e la compartecipazione come forma di resistenza, il passato ed il ricordo di momenti importanti della nostra storia divulgati e lumeggiati alle generazioni più giovani.
Gli anniversari della scomparsa dei giudici Livatino e Saetta sono stati centrali nella manifestazione, venendo rimembrati nelle due pellicole documentaristiche di Davide Lorenzano, “Il Giudice di Canicattì”( che si è giovato del supporto vocale di Giulio Scarpati), e “L’Abbraccio. Storia di Antonino e Stefano Saetta” (Bridge Film, presente alla cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival e che ha goduto dell’apporto vocale di Gaetano Aronica, con la fotografia di Daniele Ciprì), che hanno costituito rispettivamente l’apertura e l’atto finale del festival e significativi sono stati i momenti laboratoriali adatti ad ogni fascia d’età, come i suddetti momenti di clownerie e gruppi di lavoro e seminari su corpo, voce e spazio , affidati a Chiara Callegari, e segmenti che hanno coinvolto la cittadinanza , a cura di Lucia Cammalleri.
L’amministrazione comunale con il concorso organizzativo di Chinnicchinnacchi Teatro, con la cooperazione di Approdi Permanenti, ha voluto puntare sul valore della legalità dando un ‘impronta fortemente dinamica e votata all’inclusione di più soggetti possibili agli argomenti trattati legandosi, come ha espresso il sindaco Ettore Di Ventura,( lo scorso agosto vittima di una mail di minacce) ad una formulazione già applicata nel 2018 che si fonda sul veicolare temi quali la legalità e la giustizia attraverso varie modulazioni della modalità comunicative attuali più aderenti alle sensibilità dei più giovani, ponendo il ricordo degli esempi dei compianti magistrati Rosario Livatino ( trucidato dalla Stidda il 21 settembre 1990 ad Agrigento sulla SS40,mentre si dirigeva, in tribunale, senza la scorta) e Antonino Saetta ( ucciso dalla mafia assieme al figlio il 25 settembre di trentadue anni fa, sulla Agrigento-Caltanissetta) come riferimento imprescindibile della memoria di Canicattì e della Sicilia. Lo stesso sindaco si è posto l’auspicio che :” in questo <<alternativo Festival>> i Collegamenti che sono stati “suggeriti” diventino seme di ulteriori approfondimenti non solo nei giorni del doveroso ricordo”.
il Centro Culturale S.Domenico ed il Teatro Sociale sono stati i siti deputati ad accogliere la manifestazione con la comunicazione e l’aspetto grafico affidato ad Andrea Di Pasquali che ha dichiarato :” far interagire diverse realtà, apparentemente sconnesse, per insediarsi nel territorio come unico flusso, unico motore per promuovere un approccio contemporaneo alla vita di comunità. Il putto di Raffaello continuerà a scagliare la sua freccia in attesa di nuovi collegamenti, senza limite di spazio, tempo, forma. Le menti satellite sono già proiettate verso un nuovo progetto”. Il direttore artistico Simone luglio ha aggiunto di avere apprezzato “un’affluenza ordinata” ( considerando anche le restrizioni sanitarie dovute al Covid 19)” attenta e felicemente stupita”.
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