Cominciamo dal Ministero


Pubblicato il 03 Marzo 2021

di Carlo Majorana Gravina

Tutti, nessuno escluso, hanno esordito ed esordiscono al governo e al Ministero della Giustizia promettendo “la riforma”, salvo poi dimenticarla presi da urgenze, fatti e situazioni, sparse su tutto il territorio nazionale, e sul parterre dell’esecutivo.

Unico ministro esplicitamente citato nella Costituzione, quello di Giustizia, forma il proprio gabinetto attingendo ai ruoli della P. A. Criterio virtuoso, dettato da economie di scala e di spesa che, oggi più che mai, rappresentano il primo ostacolo alla riforma.

I vari tentativi, negli anni, sono stati bloccati sul nascere per la fronda “interna” di magistrati e pubblici funzionari distaccati al ministero. Non abbiamo elementi, ma il dato emerge con evidenza considerando gli argomenti portati a sostegno delle proteste per le quali governo e Parlamento hanno sempre evitato di procedere “a muso duro” su una strada che, presumo, si riteneva utile e giusta.

Per essere concreti e realisti, andrebbe riscritto tutto il Titolo IV della Parte II della nostra Costituzione. I padri costituenti avevano sotto gli occhi una magistratura e una società molto più volte al bene comune di un Paese devastato dal conflitto bellico e ansioso di “ricostruirsi” ed “essere ricostruito”. Oggi, almeno da trent’anni, entrambe sono ben diverse, per non dire altro.

Probabilmente la quota di P. A. più “creativa”, favorevole e funzionale alla riforma si può trovare nelle università, ma anche gli avvocati a mio giudizio andrebbero coinvolti nell’operazione.

Si abbandonerebbe, soprattutto coinvolgendo questi ultimi, il criterio di spesa “virtuoso”, ma sarebbe un prezzo equo da pagare qualora si ottenesse una Giustizia rapida, efficiente e aderente alle novità socio-economiche e tecnologiche.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

3 min

“Il 25 novembre è una data simbolica, ma la lotta agli abusi contro le donne è un impegno quotidiano: la galleria vuole contribuire a sensibilizzare le coscienze, soprattutto quelle dei giovani, affinché siano consapevoli e capaci di riconoscere e contrastare qualsiasi forma di prevaricazione”: a dichiararlo è Sabrina Di Gesaro, direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello” […]

3 min

Catania – Torna l’attività concertistica di fine anno “Fuorischema 2024” del Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra. In programma tre serate, a Catania ed in provincia, con il Trio chitarristico formato da Salvatore Daniele Pidone, Virginia Sassaroli e Massimo Martines. Primo concerto a Catania, mercoledì 27 novembre, alle ore 16.30, […]

1 min

Sulla vicenda del porticciolo di Ognina che ha visto sabato scorso una grande manifestazione di associazioni, partiti e cittadini, interviene Angelo Villari, presidente dell’ associazione “Comuntà in progresso”: “La numerosa presenza di tantissime cittadine e cittadini, associazioni, forze politiche di opposizione, alla iniziativa di protesta contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina, rappresenta la volontà […]

2 min

di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]