Comune Catania “al verde”, dissesto dietro l’angolo: il sindaco Pogliese scrive al Premier Conte

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“Comune di CataniaUfficio Stampa 26.10.2018  

Finanze Comunali, lettera del Sindaco Pogliese al Governo nazionale 

Il sindaco Salvo Pogliese ha inviato una lettera indirizzata, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e ai due VicePremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, in cui chiede il pronunciamento del Governo nazionale per la concessione di un contributo economico straordinario e urgente per il Comune di Catania, alla luce del dissesto deliberato dalla Corte dei Conti lo scorso 4 maggio e dell’assoluta carenza di liquidità delle casse comunali per fare fronte alle spese obbligatorie per legge.

Di seguito il testo integrale della lettera:

 

                                                                Al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri  
Prof. Avv. Giuseppe Conte
                                                                                   
Al Sig. V.Presidente del Consiglio dei Ministri  
On. Luigi Di Maio
                                                                                    
 Al Sig. V.Presidente del Consiglio dei Ministri 
Sen. Matteo Salvini
“Come vi è noto, la Corte dei Conti sezione controllo della Sicilia con delibera n.153 del 4 maggio 2018 ha dichiarato il dissesto economico finanziario del Comune di Catania, provvedimento notificato all’ente il 22 luglio 2018.
Da quest’ultima data numerose interlocuzioni sono state intraprese con autorevoli rappresentanti dell’Esecutivo Nazionale, trovando sempre attenzione e disponibilità, affinché il Comune di Catania potesse usufruire di un contributo straordinario per riequilibrare il Bilancio gravato da 1,6 mld di euro di debiti e fare fronte alla gravissima crisi di liquidità, visto che l’anticipazione di cassa annuale di 188 milioni era già stata pressoché esaurita alla data dell’ insediamento della nuova Amministrazione, il 18 Giugno 2018.
I gravi rischi, anche sociali, di tale evenienza sono stati rappresentati al Ministro dell’Interno in una riunione in Municipio a Catania lo scorso 14 agosto, proprio al fine di individuare una soluzione utile a fronteggiare la carenza di risorse del Comune di Catania e le inevitabili ripercussioni che, in caso di esito negativo al sostegno richiesto, potrebbero verificarsi.   
In questo percorso di responsabilità condiviso col Governo, l’Amministrazione Comunale il 20 settembre u.s. ha presentato ricorso in appello alle sezioni riunite della Corte dei Conti di Roma, avverso la deliberazione di dissesto.
Con delibera n. 27 del 20 settembre il Consiglio Comunale ha adottato le misure correttive richieste, con deliberazione n. 154/2018, dalla Corte dei Conti Sezione Controllo per la Regione Siciliana per 449 milioni di euro, facendo rientrare nell’alveo della veridicità i documenti contabili del Comune. 
La possibilità di presentare entro il 30 novembre un nuovo piano di riequilibrio,  prevista dall’articolo 2 bis  del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 9,1 senza il congruo contributo governativo straordinario più volte richiesto, rimarrebbe fine a se stessa, per l’insuperabile vulnus dell’assoluta carenza liquidità indispensabile ad assolvere ai servizi essenziali (dipendenti, scuole, rifiuti, servizi sociali, asili nido ecc…) e agli obblighi contrattuali (partecipate, discarica, rate di mutui ecc…) derivanti dall’attività ordinaria.
L’imminente scadenza di fine mese, ci vede costretti a fare fronte alle necessità sopra elencate (aumentate dai rinvii ai pagamenti dei mesi scorsi a cui non si è potuto ottemperare) senza che materialmente, però, si possa dare seguito a nessuna delle obbligazioni.
Confidiamo nella Vostra attenzione e sensibilità, che in questi quattro mesi hanno accompagnato il nostro estremo tentativo di evitare il dissesto dell’Ente, già dichiarato dalla Corte dei Conti. 
Per questo vi reiteriamo un improcrastinabile e urgentissimo vostro pronunciamento di sostegno finanziario straordinario, che eviti i gravissimi rischi di un inevitabile default del Comune di Catania, di cui saremo giocoforza costretti a prendere atto tempestivamente, tenuto conto che tra impiegati diretti, delle partecipate e dell’indotto, l’Ente interessa  circa dieci mila famiglie, che chiedono legittimamente di avere onorati gli impegni della Pubblica Amministrazione”.

                                                                                                                                                                                                                        Salvo Pogliese                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Sindaco di Catania.”

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Benanti

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