Presa di posizione di “Intesa per Catania” che abbandona l’aula, mentre la “Destra” lancia l’allarme per le famiglie catanesiDi Iena ComunaleI consiglieri comunali Bartolomeo Curia, Puccio La Rosa e FrancoMontemagno, promotori del progetto civico “Intesa per Catania” rendono notodi avere abbandonato in segno di protesta l’aula del consiglio comunale altermine del dibattito sulla delibera proposta dalla giunta Stancanelli cheintende aumentare al massimo l’aliquota relativa all’addizionale Irpef.”Il nostro gesto – sottolineano i tre consiglieri comunali – nasce dalla volontàmanifestata in aula dall’assessore al bilancio di chiedere il rinvio dellavotazione perché a suo dire gli uffici della ragioneria non erano in gradodi esprimere il proprio parere sugli emendamenti da noi presentati perfavorire i cittadini introducendo un criterio di gradualità sulle aliquoterelative all’addizionale comunale sull’ Irpef. La verità – aggiungonoCuria, La Rosa e Montemagno – è che con i nostri interventi e i nostriemendamenti avevamo messo in luce l’assurdità di un aumento della pressionefiscale sui cittadini voluta dall’amministrazione Stancanelli per recuperaresomme che, contrariamente a quanto da loro affermato, non servono persostenere spese a favore di investimenti e sviluppo per Catania ma perforaggiare festa e consulenze.”Nello specifico ciò che chiederemo all’auladi approvare – specificano i consiglieri Curia, La Rosa e Montemagno – èintrodurre 5 diverse aliquote così ripartite: aliquota dello 0% per iredditi fino a € 9.000, dello 0,2% per i redditi da 9.001 a 15.000 euro,dello 0,4% per i redditi da 15.001 a 30.000 euro, dello 0,6% per i redditida 30.001 a 50.000 euro e infine dello 0,8% per i redditi oltre 50.000 euroe di esonerare, per tre anni, dal pagamento dell’Irpef le vittime dei reatidi usura ed estorsione.La nostra iniziativa –aggiungono i tre consigliericomunali – intende, in nome della giustizia sociale, evitare aumentiingiustificati delle tasse e spingere l’amministrazione comunale a politichediverse di bilancio. I tagli ai trasferimenti statali e regionali –concludono – non possono ricadere sui cittadini ma vanno compensatieliminando gli sprechi e riqualificando la spesa comunale come da noidimostrato in aula.Dal gruppo de “La Destra” altri rilievi:”Siamo fortemente critici riguardo la scelta dell’amministrazione comunale di aumentare l’addizione IRPEF in quanto sarà un ulteriore e odioso balzello che, sommato all’aumento della tarsu, dell’addizionale comunale enel, della penale di sostare e all’introduzione dell’imu (aliquota massima anche sulla prima casa) completerà la già avviata stangata per le famiglie e per i tanti cittadini catanesi. Capiamo le difficoltà economiche e di cassa che sta affrontando l’Ente ma quest’amministrazione deve capire che il buco di bilancio causato dalla cattiva politica non lo può di certo pagare il cittadino”: lo affermano in una nota i consiglieri del gruppo de “La Destra-Alleanza Siciliana” a Palazzo degli Elefanti (Nello Musumeci, Gemma Lo Presti e Manfredi Zammataro) che fanno inoltre sapere di aver firmato un emendamento elaborato insieme alla commissione consiliare bilancio che esenta dall’aumento dell’Irpef le fasce deboli della città.
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