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Comuni e scontri consiliari, Tremestieri Etneo, il sindaco Ketty Rapisarda: “basta con i ‘ricatti’ politici.”
Pubblicato il 22 Gennaio 2014
Presa di posizione del primo cittadino del comune pedemontano…a cura di iena rusticanaDel personaggio abbiamo scritto altre volte come in occasione della sua vittoria (vedi link)http://www.ienesiciliane.it/politica/4665-tremestieri-etneo-la-vittoria-di-ketty-rapisarda-basile-%E2%80%9Cla-dedico-a-mio-marito-nino-basilie-ai-miei-figli-e-ai-miei-cittadini%E2%80%9D.htmlOra arrivano parole dai toni “forti”….eccole:“Basta con i ‘ricatti’ politici. Non sono disposta a farmi logorare. Se il consiglio comunale continuerà a remare contro non esiterò un solo istante a rimettere il mandato e andremo tutti a casa!”.
Così il sindaco di Tremestieri etneo, Ketty Rapisarda, che si dice pronta, a breve, a varare una giunta tecnica scelta personalmente. “Sto valutando – spiega – di formare una giunta con personalità lontane dai partiti, ma di grande esperienza umana e professionale. E’ mia intenzione dare spazio ad ognuna delle quattro frazioni che saranno così equamente e adeguatamente rappresentate. Avrei voluto evitare questo passaggio, ma l’ostruzionismo politico messo in atto nei miei confronti e la mancanza di collaborazione non è più tollerabile. Fuori la politica e spazio ai tecnici. La priorità sarà l’interesse della comunità. La giunta tecnica sarà l’ultima opportunità. Con loro ho intenzione di proseguire il lavoro già avviato e dare vita ad una seconda fase amministrativa che mi auguro possa avere il sostegno, anche in termini di proposte concrete per la collettività, sia dei componenti della maggioranza che dell’opposizione. Se ciò non dovesse accadere, ne trarrò le immediate conseguenze. Da cittadina, ancor prima che da sindaco, sono amareggiata. Spiace molto constatare che i politici di mestiere, e ce ne sono tanti in consiglio, non abbiano capito che il clima è cambiato e che il momento impone comportamenti differenti rispetto al passato. Ma il tempo, sono certa, sarà galantuomo e prima o poi ognuno di noi sarà giudicato dagli elettori. Non escludo, peraltro, che questo possa avvenire presto. In ogni caso non prima del via libera del ministero al piano di riequilibrio, grazie al quale è stato evitato il dissesto finanziario del comune. Piano di riequilibrio messo a “rischio” dal consiglio comunale per la mancata presa d’atto della risposta dell’amministrazione fornita ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti su alcune criticità. Sul piano finanziario abbiamo sanato la situazione debitoria, pagando due anni di fatture arretrate a 750 aziende fornitrici, molte delle quali di Tremestieri, scongiurando in molti casi la chiusura delle stesse e la relativa ricaduta sul piano occupazionale. Io so bene che in questi anni ho rotto gli schemi. Di aver deluso quanti pensavano di poter mantenere ancora rendite di posizione. Ma so anche di aver agito nell’esclusivo interesse dei cittadini. A Natale non ci sono state luminarie, ma con quei soldi abbiamo assicurato feste serene a tanti lavoratori. Io sono un sindaco, ma sono soprattutto una mamma e so capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Altri, forse, avrebbero voluto il contrario. Se ci saranno le condizioni di lavorare serenamente continuerò ad occuparmi del mio paese, altrimenti ci rimetteremo tutti al giudizio degli elettori”.
In risposta all’articolo sui sei punti proposti dall’opposizione per le “larghe intese”, sottolineo che i temi sono stati già affrontati perché nonostante le difficoltà questa amministrazione non si è fermata un attimo. E’ chiaro comunque che da oggi in futuro tutto l’intero consiglio comunale può avanzare proposte ma non può dettare l’agenda dell’Amministrazione”.
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