OGGI ALLE 10 MANIFESTAZIONE Anche per Enrico Trantino,questa volta si è andati al di là della decenza. Al dilà di “Sua Maestà” l’interesse privato, che anche con l’amministrazione Trantino ha finora fatto il bello e il cattivo tempo, nel tragicomico silenzio fra gli altri di quelli della “destra sociale”. Un ossimoro. Ma cosa c’è all’orizzonte? […]
Comuni virtuosi, l’esempio positivo di Troina
Pubblicato il 09 Luglio 2024
Una piccola Svizzera a 1120 metri di altezza
A Troina c’è l’aria buona. I ritmi sono lenti e fanno bene alla mente e al corpo. Se incontri qualcuno per strada ti saluta. E se hai voglia di conversare sono tutti disponibili. A Troina ci sono ancora gli odori e i sapori di una volta. Ma c’è anche tanto altro che in un piccolo paese non ti aspetti, come il museo dedicato al fotografo Robert Capa, che attira visitatori da diverse parti del mondo, che si aggiungono a quelli siciliani e ai 500 camminatori, provenienti da tutta Italia, che ogni anno percorrono la via Francigena facendo tappa a Troina. Vi è la pinacoteca, un piccolo gioiello che si trova nel riqualificato carcere Borbonico. La grande panchina panoramica e le sdraio giganti del monte Muganà, con annesso sentiero naturalistico. E nella piazza principale, da dove si può ammirare il vulcano Etna, c’è pure la panchina di Lucio Dalla, realizzata dall’artista Carmine Susinni.
Tra i vicoli del vecchio quartiere di Scalforio ci sono poi sedici pannelli in maiolica che raccontano le vicende delle dominazioni normanne. Troina, con il conte Ruggero, è stata la prima capitale Normanna in Sicilia. Altri pannelli fotografici con gli scatti di Capa sono invece dedicati alla seconda guerra mondiale. Il paese fu teatro di una battaglia cruenta che vide contrapposte le forze militari italo-tedesche e quelle della 7ª Armata statunitense. In questi mesi estivi il paese offre un ricco cartellone di eventi. Tra i più importanti c’è il “Mythos Troina Festival”, la prima rassegna teatrale sul mito classico e moderno, che si avvale della prestigiosa collaborazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
E nei giorni scorsi si è svolta anche la quinta edizione del Premio Internazionale di Arti Visive, Cultura e Solidarietà “Gino De Agrò – Città di Troina”. Un altro fiore all’occhiello del piccolo borgo ennese. Grazie al premio vi è un progetto importante: realizzare un museo di arte contemporanea per completare il polo museale della città di Troina. Un obiettivo ambizioso, avviato dall’ex sindaco Sebastiano Fabio Venezia (oggi deputato regionale) che il neo primo cittadino, Alfio Giachino, sta portando avanti, assieme al direttore artistico, Paolo Giansiracusa.
Il museo, che già annovera opere prestigiose dei maggiori artisti del Novecento, nel corso degli anni si arricchirà sempre più, anche con le donazioni spontanee. Il premio vuole ricordare la figura di Gino De Agrò, uomo di vasta cultura e di grande umanità, molto legato al paese natio. Il museo nascerà nell’ex Convento del Carmine dove sono in fase di completamento i lavori di riqualificazione.
La piccola cittadina, poco più di 8 mila anime, tra i borghi più belli d’Italia, negli ultimi dieci anni ha fatto un salto di qualità enorme. E questo è stato possibile con un parco progetti di oltre 120 milioni di euro. Strade, piazze, edifici hanno subito una profonda trasformazione. E’ stata creata la più grande azienda agricola pubblica italiana che si occupa dell’allevamento di asini. Nel parco dei Nebrodi, in terreni sottratti alla mafia, sta nascendo un resort con 24 posti letto, recuperando una vecchia caserma delle guardie forestali.
Da alcuni anni è stato avviato il progetto case ad un euro, attirando l’attenzione degli stranieri. In paese vi sono ancora cantieri aperti per la realizzazione, ad esempio, di parcheggi, ascensore verticale e un grande parco avventura. Insomma: una rivoluzione positiva, attingendo a fondi pubblici, che ha trasformato il paese in una piccola Svizzera. Troina è l’esempio tangibile della buona amministrazione. Chapeau!
Lascia un commento