Stanchi di essere considerati “utili idioti” .
Siamo , come ogni comitato territoriale, un soggetto composito che ha al suo interno molteplici competenze, finora abbiamo messo in campo azioni sociali, politiche, legali e anche di legittimo ostruzionismo, sempre basandoci sulla profonda convinzione che tutta la normativa sulla gestione dei rifiuti tra Misterbianco e Motta sia stata ampiamente violata sin dall’apparire della “prima buca” per sotterrarci i rifiuti alla fine degli anni ‘70 , discarica chiusa una prima volta nel 1992 riaperta nel 1997, con provvedimento provvisorio (quanto provvisorio lo abbiamo poi visto); è sequestrata, nel 1998, dall’autorità giudiziaria, perché i titolari erano sotto inchiesta.
Storia vecchia? Siamo allo scadere dell’ordinanza 12rif del 22/07/2016 e il prossimo 30/11/2016 non sappiamo, carte alla mano, cosa succederà dei due ecomostri che insistono su C.da Tiritì e Valanghe d’Inverno a cura della società Oikos Spa , già commissariata dal 2014, inutilmente commissariata, visti gli esiti più beffardi che funzionali alla chiusura della discarica, chiusura che era incredibilmente più sicura allora, giusto provvedimento n. 1143 del 22/07/2014 del dirigente Marco Lupo.
Ma ieri, in conferenza stampa, i due sindaci, Di Guardo e Carrà, il cui avvicinamento istituzionale abbiamo salutato ed invocato con favore , ci dicono congiuntamente che dopo breve giro, prima a Roma e poi a Palermo, sulla base della parola d’onore del ministro Galletti prima e del governatore Crocetta poi, dobbiamo sorridere, dobbiamo essere gioiosi per le nostre comunità perchè: 1) da subito si procederà alla bonifica della vecchia discarica di Tiritì; 2) a partire dai prossimi giorni nella discarica Valanghe d’Inverno non verrà più conferito umido, che è la causa della puzza; 3) entro un paio di mesi la discarica Valanghe d’Inverno verrà chiusa definitivamente e riceverà solo rifiuti inerti per la sua copertura”. ( quest’ultima informazione è una idiozia, il capping si fa con l’argilla non con gli inerti.. dice il nostro esperto prof. Aurelio Angelini.)
Permetteteci di esprimere le nostre perplessità sulle molte domande che sono rimaste inevase e sulle palesi contraddizioni che risulteranno evidenti dalla semplice concatenazione dei fatti.
Sappiamo che la Regione ha chiesto il rinvio del pronunciamento del CGA sul merito relativamente al ricorso fatto dall’Oikos all’annullamento dell’Aia concesso dal Tar (sentenza n. 1810/2015 ) e sospeso con ordinanza n. 11/2016 a gennaio a seguito del ricorso dei titolari della discarica. La Regione ha motivato tale rinvio con l’avvio della procedura di rilascio della nuova Aia presentata ad aprile 2016 dall’Oikos che prevede, oltre al completamento del conferimento a Valanghe d’Inverno di ulteriori rifiuti fino al raggiungimento dei 2.500.000 mc precedentemente autorizzati, anche la realizzazione di nuovi impianti (in zona agricola) sia per il trattamento del percolato, sia per la vasca di bio-digestione dei rifiuti.
Il CGA si pronuncerà nel merito il prossimo 11/01/2017, ma da qui al 30/11/2016 non abbiamo, in realtà, alcuna certezza né che non sia pronta una nuova ordinanza che proroghi lo status quo fino al 11/01/2017 e neanche che la stessa Regione non intervenga prima per il rilascio della nuova AIA convocando le conferenze dei servizi in cui legittimamente discuterne ; anzi, a dire dei sindaci avrebbero avuto rassicurazioni “politiche” di Crocetta e parrebbe anche del dirigente Pirillo che non ci sarà una nuova AIA!
Facciamo, obtorto collo, l’avvocato del diavolo, (…quello che veste Proto), l’Oikos e il suo titolare si sentono estranei ai fatti corruttivi contestati , hanno un’attività da mandare avanti che, a detta di molti eccellenti visitatori, sarebbe all’avanguardia nel trattamento dei rifiuti ( …peccato che la distanza a meno di 5 km del centro abitato non possa essere sanata anche fossero Domeneddio ) e sentono, via conferenza stampa, che certamente la Regione ( Presidente e Dirigente) non “autorizzeranno” l’AIA perché avrebbero cambiato idea?
E in uno stato di diritto in base a quale “capriccio” è possibile anticipare l’esito di un provvedimento amministrativo che ha le sue forme, che in genere corrispondono alla sostanza della corretta determinazione della volontà amministrativa di tutti i soggetti coinvolti nelle conferenze dei servizi?
Fossimo l’avvocato del diavolo … sapremmo come aspettare il diniego del provvedimento annunciato ed impugnarlo.
E’ stato ribadito, confusamente , che la discarica nella “migliore delle ipotesi” (cit. Carrà) diventerà una discarica inerti, entro al massimo tre mesi; 2) l’umido verrà portato a Lentini (versione Di Guardo) / l’umido verrà portato a Valanghe d’Inverno e successivamente verrà trasferito a Lentini (versione Carrà); 3) “entro breve “inizierà la bonifica di Tiritì. Il Presidente costringerà l’Arpa a dare il parere sul progetto presentato molto tempo fa e mai esaminato. |
Sulla produzione di biogas e sulla centrale elettrica annessa non ci è stato dato il tempo di chiedere. Dai dati ufficiali emanati dall’ARPA nella sua relazione e da una somma della percentuale media di frazione organica sulle famose 1000 tonnellate di rifiuti giornalieri conferiti in discarica, viene fuori che la discarica ha una scorta di rifiuti organici da cui è possibile estrarre 9.500.000 mc per ogni anno di funzionamento dell’impianto. Anche se ammettiamo che questa è solo una stima, resta la certezza che l’interruzione del conferimento dei rifiuti organici all’OIKOS non porterà ad una contemporanea interruzione delle emissioni maleodoranti e di quelle nocive e che l’annuncio del sindaco Di Guardo di un Natale senza puzza, sarà la prima delle delusioni che ci aspettano. Tutto ciò a prescindere dalle discordanti dichiarazioni dei 2 sindaci sul tragitto futuro dell’umido tra le 2 discariche di Motta e Lentini. La nostra paura è che le promesse varranno solo il tempo dell’arrivo del referendum e che nel frattempo la discarica continuerà a produrre la stessa quantità di miasmi e inquinanti per poi ritornare, non solo a pieno regime ma ad un maggiore regime grazie allo sblocco dell’AIA e grazie all’autorizzazione di ampliamento.
Non è un caso che dopo il 10/06/2016 a Palermo i comitati No Discarica non siano stati più invitati né dal ministro, né dal presidente della Regione Siciliana, né dal dirigente dell’assessorato Energia e Rifiuti, né tampoco dai 2 sindaci di Misterbianco e Motta a far parte delle delegazioni per partecipare ai tavoli in cui si concorda l’iter di bonifica e chiusura delle discariche che può essere anche lungo, purchè sia verificabile e “ a data certa” .
Si tratta dei soli soggetti che non debbono presentarsi ad elezioni di sorta, che vivono sulla loro pelle il dramma e che hanno le competenze diffuse per non farsi azzittire o rabbonire con sorrisi e gioiose, quanto effimere, speranze natalizie, noi fondiamo il nostro impegno sul diritto, prima che sulla buonafede e coscienza della profonda ingiustizia finora subita dalle nostre due comunità.
Gli impegni che ci vengono “rivenduti” come nuovi in questi giorni sono tecnicamente “pii desideri”, compreso l’invio dei rifiuti all’estero di cui sarebbero state avviate le gare: corrisponde alla semplice manifestazione d’interesse per verificare che l’invio fuori dalla Sicilia possa essere esitato a prezzi competitivi, bene, ma non è certamente il bando europeo ventilato sulla vera e propria gara per la spedizione dei rifiuti. Ci auguriamo, invece, che il richiamo all’Arpa Ct per la messa in opera della bonifica di Tiritì, che ci sembra l’unico impegno sulle cui dirette responsabilità non è possibile trasgredire, venga almeno agito subito. Non siamo scettici, e non siamo antipolitici, semplicemente non siamo “utili idioti” e alla Politica chiediamo risposte fondate sul diritto.
Comitati No Discarica Misterbianco e Motta
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