Ecco la lettera inviata dalle segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal ai destinatari sotto meglio specificati, relativa alla vicenda delle procedure di concorso interno promosse dall’AMT.
“A S.E. l’Ill.mo Prefetto di Catania
Al Presidente di AMT Catania Spa
Al Dirigente alla Produzione di AMT Catania Spa
Al Presidente del Collegio Sindacale di AMT Catania S.p.a Dott. Nicola Bonanno
Al Presidente dell’Organismo di Vigilanza Avv. Stefano Pipitone
Al Sig. Sindaco di Catania
Al sig. Assessore alle Partecipate
Al sig. Direttore delle Aziende partecipate del Comune di Catania
Al Presidente dell’Organismo di Controllo Analogo del Comune di Catania
Ai Gruppi Consiliari
Agli Organi di stampa
Oggetto: Lettera aperta/comunicazione.
Con la presente si stigmatizzano le dichiarazioni fuorvianti fatte alla stampa, in data 29 settembre 2020, dal CDA di AMT Catania Spa in relazioni alle procedure di concorso interno promosse dell’Azienda. Ed invero, quanto in esame – unitamente a quanto accaduto negli ultimi incontri avuti, alle esternazioni effettuate in altre occasioni a mezzo stampa, all’assunzione di disposizioni che danneggiano palesemente i lavoratori e di evidenti tentativi ritorsivi a carico di dirigenti e iscritti di queste organizzazioni – costituisce da parte dei vertici di AMT, ad ogni effetto, un chiaro comportamento teso a ridurre diritti, libertà e prerogative sindacali, individuali e collettive, di tutti i lavoratori di AMT Catania S.p.A. e delle scriventi organizzazioni sindacali.
Ed infatti – nell’evidenziare che FILT CGIL, FIT CISL e Faisa Cisal sono tre organizzazioni sindacali. firmatarie del CCNL di categoria applicato in AMT Catania S.p.A., oltre a rappresentare la quasi maggioranza del personale – si ricorda come “costituiscono condotte antisindacali i comportamenti del datore di lavoro che hanno come conseguenza l’obiettiva estromissione della rappresentanza di un sindacato dal sito produttivo” e, ancora, come “L’adozione di provvedimenti attinenti l’organizzazione del lavoro … … senza l’osservanza dell’obbligo di informazione previsto dai contratti di categoria concreta un comportamento antisindacale ex art. 28 SL, in considerazione della lesione del diritto di informazione del sindacato, restando irrilevante l’elemento soggettivo della intenzionalità della condotta”.
Nel contestare, pertanto, il chiaro comportamento antisindacale posto in essere ai nostri danni e a quello di tutti i lavoratori dell’AMT, si diffida l’Azienda in indirizzo dal reiterare tali azioni tese a ledere le prerogative e le libertà sindacali spettanti alle scriventi.
Tanto premesso, con riferimento alle dichiarazioni a mezzo stampa in data 29.09.2020 del Presidente del Cda di AMT Avv. Giacomo Bellavia relative ai bandi pubblicati per le progressioni verticali, si sottolinea come le scriventi organizzazioni sindacali non hanno espresso alcun parere in merito poiché:
1. Risultano slegati tanto da un piano industriale (fra l’altro allo stato inesistente e/o mai fatto e/o presentato dall’Azienda alle scriventi) quanto da un necessario preventivo dimensionamento della Società e dei suoi bisogni in funzione degli obiettivi da raggiungere e/o dei programmi di investimento e crescita fissati dalla Società e oggetto di concertazione.
2. Non è stata fornita alcuna concreta motivazioni in relazione alla revoca dei precedenti bandi e delle possibili conseguenze derivanti da tale revoca. In particolare non è stato fornito alcun valido presupposto giustificativo della revoca di procedure in corso in essere e in relazione alla sicura perdita di chance da parte dei concorrenti ammessi alle stesse e sui conseguenziali costi derivanti da ciò a carico di AMT Catania S.p.A.
3. Non appare logico che si proceda a bandire dei concorsi per la copertura di un unico posto per posizione individuata a fronte di ben altre necessità dell’Azienda per ogni comparto.
4. La pubblicazione di tale bando appare allo stato un semplice pretesto teso a fare apparire una azione gestoria e amministrativa in realtà del tutto inesistente con ogni conseguente danno per l’Azienda e per la collettività.
Ecco perché riteniamo necessario, già in questa sede, chiedere immediate spiegazioni su tali aspetti al Comune di Catania, nel suo duplice ruolo di proprietario e cliente di AMT Catania S.p.A., anche in relazione alle sempre insistenti voci di corridoio che addirittura evidenzierebbero come detti bandi non siano stati approvati all’unanimità dallo stesso CDA di AMT Catania Spa anche per quanto da noi sopra evidenziato.
Le Segreterie Provinciali
Grasso A. (Filt Cgil), Torrisi M. (Fit Cisl), Moschella R. (Faisa Cisal)”.
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