Condanna per Riccardo Pellegrino: può Pellegrino rimanere a ricoprire l’attuale incarico istituzionale?
Il presidente dell’Associazione “Antimafia e Legalità”, avv. Enzo Guarnera, in una nota afferma: “Il Tribunale Penale di Catania ha condannato Riccardo Pellegrino, vice presidente vicario del Consiglio Comunale di Catania, alla pena di anni 2 di reclusione per il reato di corruzione elettorale. A prescindere dagli effetti della Legge Severino e pur nella consapevolezza che sotto il profilo giuridico, nessuno può essere considerato colpevole sino a sentenza definitiva, si pone un serio problema di etica pubblica. Può Pellegrino rimanere a ricoprire l’attuale incarico istituzionale? Secondo la lezione di Paolo Borsellino, deve fare un passo indietro e dimettersi. E, qualora non lo facesse spontaneamente, dovrebbe essere il suo partito a sfiduciarlo e indurlo alle dimissioni. Ma è probabile che nulla di tutto ciò avvenga. La classe politica ai vari livelli – conclude Guarnera – è priva di tensione etica e rimane abbarbicata alla poltrona, sempre e in ogni caso. È la stessa classe politica che ogni anno indossa la maschera del perbenismo e commemora il sacrificio di Borsellino e delle altre vittime dell’illegalità mafiosa. Indecenza senza limite!”
La notizia della condanna del Vicepresidente del Consiglio comunale è un duro colpo all’immagine delle istituzioni cittadine
Catania, 5 dicembre 2023 – Il consigliere Pellegrino avrà certamente modo di difendersi nei successivi gradi di giudizio e nelle opportune sedi. Ma non possiamo non stigmatizzare la scelta di affidargli (poco più di due mesi fa) il secondo ruolo più importante a Palazzo degli Elefanti, nonostante le pesanti accuse a suo carico.
Motivi di opportunità politica avrebbero suggerito cautela, oltre ad un doveroso e necessario intervento da parte dei vertici di Forza Italia e del neo eletto Sindaco Trantino.
Una “forzatura” politica che ha provocato inevitabili conseguenze all’immagine del senato cittadino e all’amministrazione.
Ci auguriamo che Pellegrino non diventi il capro espiatorio ma fornisca l’opportunità per riflettere su come la legalità vada perseguita sempre, senza ipocrisie, anche quando coinvolge esponenti della propria maggioranza.
Al consigliere, al quale auguriamo di dimostrarsi estraneo ai fatti, chiediamo le dimissioni da Vicepresidente e invitiamo il sindaco a prendere una chiara posizione in merito.
I consiglieri del M5S Catania.
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