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Consumatori, Catania: procurato allarme meningite, esposto Codacons alla Procura della Repubblica
Pubblicato il 14 Gennaio 2017
Il CODACONS ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania in cui si chiede di indagare per i reati di procurato allarme e abuso di atti d’ufficio a seguito dell’ingiustificato allarme meningite scoppiato negli ultimi mesi. Lo rende noto Francesco Tanasi Segretario Nazionale CODACONS.
La richiesta del CODACONS – afferma l’ avv. Carmelo Sardella Dirigente dell’Ufficio Legale Regionale- è legata al pericoloso allarmismo generato intorno ai casi di meningite registratisi nel territorio nazionale e catanese tra fatti veri e allarmismi inutili ed ingiustificati. Pur essendo i numeri sull’incidenza della malattia pienamente nella norma, infatti, si è scatenata una corsa ai vaccini che determina non solo spese a carico dei cittadini per decine di milioni di euro, ma anche palesi rischi e discriminazioni tra utenti a seconda della zona di residenza.
Troppo spesso si alimentano paure ataviche con i mezzi di informazione e purtroppo, afferma il Codacons, la gravità risiede nel fatto che le stesse istituzioni sanitarie hanno permesso che si amplificasse una vera e propria psicosi di una epidemia che mai si è verificata e che mai si potrà verificare, temporeggiando nel dare informazioni importanti affinché si potesse ristabilire la verità.
A seguito del clamore suscitato dai casi censiti in varie regioni italiane, la corsa spesso ingiustificata al vaccino anti-meningite ha fatto più che raddoppiare il numero delle dosi fornite alle asl sul territorio facendo registrare un + 130% nello scorso mese di dicembre. Tuttavia, si dimentica che le reazioni avverse ai farmaci (raf) sono state indicate nel 2008 come la quinta maggiore causa di mortalità ospedaliera in europa.
I vaccini sono indubbiamente prodotti farmaceutici. Secondo la corte suprema americana, inoltre, “i vaccini sono inevitabilmente rischiosi”, questo implica che dove la vaccinazione è obbligatoria alcuni bimbi vaccinati subiranno danni più o meno gravi e permanenti.
I genitori dovrebbero pertanto essere incoraggiati ed educati a compiere scelte informate e consapevoli per i propri bambini e dovrebbero conoscere pienamente i rischi collegati alla vaccinazione come alla non vaccinazione.
Nell’ottica di tutela della collettività ed in particolare di una corretta informazione in materia di salute e di vaccinazioni il Codacons ha deciso di chiedere alla Procura di Catania che si accerti se i comportamenti di soggetti pubblici e privati e le loro dichiarazioni apparse sui mass media abbiano contribuito a scatenare il panico nella popolazione, e se siano in tal caso ravvisabili gli estremi per il reato di procurato allarme o abuso di atti d’ufficio, e se tali proclami possano avere celato possibili interessi speculativi volti a favorire le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini, risultando gli stessi idonei a produrre un inutile allarmismo ingenerando una distorta convinzione nella collettività.
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