Consumatori, Catania: procurato allarme meningite, esposto Codacons alla Procura della Repubblica

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Il CODACONS  ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania in cui si chiede di indagare per i reati di procurato allarme e abuso di atti d’ufficio a seguito dell’ingiustificato allarme meningite scoppiato negli ultimi mesi. Lo rende noto Francesco Tanasi Segretario Nazionale CODACONS.

La richiesta del CODACONS – afferma l’ avv. Carmelo Sardella Dirigente dell’Ufficio Legale Regionale-  è legata al pericoloso allarmismo generato intorno ai casi di meningite registratisi nel territorio nazionale e catanese tra fatti veri e allarmismi inutili ed ingiustificati. Pur essendo i numeri sull’incidenza della malattia pienamente nella norma, infatti, si è scatenata una corsa ai vaccini che determina non solo spese a carico dei cittadini per decine di milioni di euro, ma anche palesi rischi e discriminazioni tra utenti a seconda della zona di residenza. 

Troppo spesso si alimentano paure ataviche  con i mezzi di informazione e purtroppo, afferma il Codacons, la gravità risiede nel fatto che le stesse istituzioni sanitarie hanno permesso che si amplificasse una vera e propria psicosi di una epidemia che mai si è verificata e che mai si potrà verificare, temporeggiando nel dare informazioni importanti affinché  si potesse ristabilire la verità.

A seguito del clamore suscitato dai casi censiti in varie regioni italiane, la corsa spesso ingiustificata al vaccino anti-meningite ha fatto più che raddoppiare il numero delle dosi fornite alle asl sul territorio facendo registrare un + 130% nello scorso mese di dicembre. Tuttavia, si dimentica che le reazioni avverse ai farmaci (raf) sono state indicate nel 2008 come la quinta maggiore causa di mortalità ospedaliera in europa

I vaccini sono indubbiamente prodotti farmaceutici. Secondo la corte suprema americana, inoltre, “i vaccini sono inevitabilmente rischiosi”, questo implica che dove la vaccinazione è obbligatoria alcuni bimbi vaccinati subiranno danni più o meno gravi e permanenti. 

I genitori dovrebbero pertanto essere incoraggiati ed educati a compiere scelte informate e consapevoli per i propri bambini e dovrebbero conoscere pienamente i rischi collegati alla vaccinazione come alla non vaccinazione. 

Nell’ottica di tutela della collettività ed in particolare di una corretta informazione in materia di salute e di vaccinazioni  il Codacons ha deciso di chiedere alla Procura di Catania che si accerti se i comportamenti di soggetti pubblici e privati e le loro dichiarazioni apparse sui mass media abbiano contribuito a scatenare il panico nella popolazione, e se siano in tal caso ravvisabili gli estremi per il reato di procurato allarme o abuso di atti d’ufficio, e se tali proclami possano avere  celato possibili interessi speculativi volti a favorire le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini, risultando gli stessi idonei a produrre un inutile allarmismo ingenerando una distorta convinzione nella collettività.

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Redazione Iene Siciliane

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