di Gian Maria Tesei
Si è conclusa la tredicesima edizione di “Contrade dell’Etna”, evento di promozione enoica del nettare d’uva del vulcano che ogni anno regala momenti di accrescimento di cultura enologica con masterclass di alto livello, interessanti banchi d’assaggio dei prodotti di molte rinomate cantine etnee, conferenze e presentazioni di sicuro interesse.
Ad ospitare l’evento di quest’anno, dedicato al grande fondatore Andrea Franchetti, venuto a mancare di recente e la cui eredità organizzativa è stata raccolta, per suo volere, da quest’anno dalla società messinese Crew di Massimo Nicotra e Raffaella Schirò, è stata la struttura del Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia, teatro di questa significativa manifestazione che , tra il 2 ed il 4 aprile, ha goduto delle presenza di settemila visitatori, con quattro mila bottiglie stappate e novanta case produttrici di vino partecipanti.
Un programma denso di segmenti ha veduto il suo principiare con l’accorato ricordo del suddetto Franchetti, uomo dalle grandi capacità umane, comunicative ed imprenditoriali, le cui notevoli qualità sono state elencate nel corso degli interventi susseguitisi, con l’introduzione di Fabrizio Carrera (autorevole giornalista e fondatore della testata specializzata “cronachedigusto” e presenza importante per la manifestazione), di colleghi e personalità del mondo enoico quali Vincenzo Lo Mauro, manager dell’azienda di Franchetti, che ha posto in evidenza i tanti talenti, umani e professionali di Franchetti ;Alberto Aiello Graci, che ha ricordato come il concetto di un Etna di condivisione si debba proprio al “Filosofo del vino” che, dopo essersi affermato nel mondo con i suoi vini toscani ed essere approdato, per produrre, sulle pendici del vulcano attivo più alto d’Europa, nel ricevere la visita della notissima enologa del Financial Times ,Jancis Mary Robinson, decide di far assaggiare non solo i suoi vini ma di coinvolgere gli altri produttori etnei. Il sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda ed il presidente del Consorzio per la tutela dei vini dell’Etna, Francesco Cambria, nel sottolineare la pregnanza della figura di Franchetti, hanno rispettivamente sottolineato, il primo, l’importanza dei grandi produttori giunti sull’Etna dal 2000 a stimolare il territorio e gli altri produttori ed il secondo, il lavoro che il Consorzio sta svolgendo con grande forza per promuovere i vini di un territorio con 380 viticoltori ( di cui 145 produttori), di cui il 20-40 % circa ha terreni sotto i due ettari. Il direttore generale Dell’ IRVOS (Istituto Regionale del Vino e dell’olio) Gaetano Aprile, associandosi nella commozione del ricordo di Franchetti (con coloro tutti gli intervenuti) ha esplicato i progetti sui vitigni resistenti e Luigi Duranti, dirigente della Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano ha decantato l’eccellenza del territorio etneo e dei suoi frutti.
A terminare questa fase introduttiva è stato Biagio Fallico, professore ordinario a capo del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, che ha spiegato come grazie alla collaborazione tra “Contrade” e l’ateneo catanese sia stata istituita una borsa di studio (dedicata proprio a Franchetti) che gratificherà i migliori progetti di ricerca dei discenti universitari incentrati sul territorio e sul mondo vitivinicolo etneo.
Il momento successivo è stata contraddistinto dalla stimolante dissertazione, intitolata “L’Etna, il vino: un grande mosaico”, ad opera di Attilio Scienza( Professore Ordinario all’Università degli Studi di Milano, dove è docente del corso di Miglioramento Genetico della Vite al DiSAA e Viticoltura di Territorio al Corso di laurea magistrale inter-ateneo nella sede di Asti) uno tra i massimi esperti del mondo del vino, tanto da aver dato luogo a 350 pubblicazioni scientifiche e ventitré libri in lingua italiana ed inglese su argomenti enoici.
Il noto cattedratico (che ritiene che, essendoci 133 contrade, la richiesta di altrettante menzioni geografiche aggiuntive, se non confortata da effettive reali peculiarità per ogni singola contrada, sia eccessiva) ha citato una celebre frase de“Il diritto di sognare” di Gaston Bachelard( noto filosofo della scienza francese), frase che recita così:” Le persone credono che io beva, ma io ricordo”, a sottolineare come il vino rappresenti una fonte di emozioni e legami, anche con il territorio che ha generato il nettare di bacco, evidenziando anche, attraverso un excursus di grande finezza e caratterizzato dall’estrinsecazione di molti dati delle sue ricerche, come l’Etna sia la grande riserva genetica della Sicilia del vino e come su di esso vi siano tante tipologie di vitigni, alcuni dei quali sono arrivati da altri luoghi, sposandosi perfettamente al contesto ambientale, comunicando così inoltre come l’esperienza del vino rappresenti un viaggio con mete sensoriali variegate e complesse che sull’Etna trovano, visto il patrimonio policlonale unico, vette importanti.
Quattro importanti masterclass (alle ore 12.30 i Rosati dell’annata 2020; alle 14.30 i Bianchi dell’annata 2019; alle 16.30 i Rossi dell’annata 2019 ed alle 18.30 i Rossi dell’annata 2017), tenute da Federico Latteri, valente giornalista di “cronachedigusto” (peraltro co-autore di indispensabili guide sui vini etnei assieme al su citato Carrera) hanno scandito i ritmi della restante parte della prima giornata.
Latteri ha affermato, durante il primo segmento, come i rosati etnei siano in media scarichi di colore con una gamma cromatica che tocca anche il color buccia di cipolla fino al cipria, con una tendenza all’aranciato dovuta proprio al nerello mascalese, sottolineando la qualità elevata che è emersa dai dodici vini degustati, come , solo per citarne alcuni, nel caso di quello di Tenute Bosco, di Travaglianti ( che ha vinto il Sud Top Wine), di Theresa Eccher, di Tenute Foti Randazzese o di Feudo Vagliasindi di Corrado Vassallo, con quest’ultimo vino che si giova di fermentazione e macerazione in barrique con ottimi esiti.
La masterclass dei bianchi ha veduto prodotti vinicoli a rappresentare i quattro versanti etnei, con il nord, zona tradizionalmente votata al rosso, che si è nel tempo affermata anche nel bianco, l’est che ha il suo cuore in Milo ed in cui si produce l’Etna Bianco Superiore, con un territorio segnato da una grande piovosità e freddo e che genera vini verticali con acidità spiccata e consistenza. Il versante sud si divide in sud-est e sud-ovest, con il primo lato che ha i suoi epicentri in Trecastagni e Viagrande, con terreni rivolti verso il mare e Catania, contraddistinti da piccoli conetti di vulcani spenti (come Monte Gorna) che non toccano grandi altezze, mentre il secondo lato si distingue per i suoi antichissimi vitigni, in una zona molto soleggiata il sole tramonta dopo), compensata da altitudini elevate (anche 900 metri).
Infine Latteri ha descritto il versante Ovest, con la sua parte bassa nei territori di Biancavilla, che vive di una buona piovosità e di importanti escursioni termiche, prima di assaggiare i dodici vini tra cui, per riferire di alcuni, ricordiamo Ante, vino di grande pregio di I Custodi delle Vigne dell’Etna di Mario Paoluzi, il vino di Quantico, di Altamora, di Cuore di Marchesa di Pietro Di Giovanni, di Generazione Alessandro (della nuova generazione di Alessandro di Campo Reale) e Tornatore.
Tredici rossi del 2019 ha animato la terza masterclass, con un’annata che ha costituito il ritorno alla normalità dopo l’annata siccitosa e calda del 2017 e quella fredda e piovosa del 2018, con i vini che hanno mostrato colori non molto intensi seppur eleganti, tendenti al granata, seguendo, dal punto di vista sensoriale, un asse che nasce dalla freschezza per esprimersi poi attraverso i tannini.
Anche qui, per menzionare solo alcuni, vista la buona qualità media, ricordiamo il vino di Donna Fugata, di Benanti, Monteleone, Passopisciaro-Vini Franchetti e Cornelissen.
L’ultimo segmento è stato incentrato sui rossi dell’annata 2017 che, come scritto in precedenza, è stata molto calda e siccitosa con le vigne vecchie che hanno reagito meglio a questa particolare situazione climatica. Dei tredici vini degustati e descritti da Latteri, per citarne alcuni, menzioniamo quello di Tenute Orestiadi, Cantine Russo, Cottanera, Alberelli di Giodo, Pietradolce e Terra Costantino.
La seconda giornata è stata contraddistinta dalla presentazione dei vini en primeur ai giornalisti di settore, enologi, critici del vino e influencer e dall’attesissimo momento dei banchi d’assaggio aperti ai visitatori paganti con la terza e conclusiva giornata riservata agli operatori commerciali, enoteche, ho.re.ca., importatori, grossisti e agli ospiti delle case di produzione enoica che hanno partecipato all’evento.
L’ELENCO DELLE CANTINE PARTECIPANTI:
1. AITALA
2. AL-CANTARA
3. ALBERELLI DI GIODO
4. ALTA MORA CUSUMANO
5. ANTICHI VINAI 1877
6. ANTICHI VINI DI SICILIA – LA VITE
7. AZIENDA AGRICOLA ANTONIO DI MAURO
8. AZIENDA AGRICOLA IUPPA
9. AZIENDA AGRICOLA RACITI
10. AZIENDA AGRICOLA SCIARA
11. AZIENDA AGRICOLA SOFIA
12. AZIENDA AGRICOLA VITA NOVA
13. AZIENDA ESPERANZA
14. BAGLIO DI PIANETTO
15. BENANTI
16. BUSCEMI
17. CALCAGNO
18. CAMPORE’
19. CANTINA MAUGERI
20. CANTINE DI NESSUNO
21. CANTINE NICOSIA
22. CANTINE VALENTI
23. CANTINE RUSSO
24. COTTANERA
25. CURTAZ FEDERICO
26. DE BARTOLI
27. DESTRO
28. DONNAFUGATA
29. ETNA BARRUS
30. FAMIGLIA STATELLA
31. FAVOLE SICILIANE
32. FEDERICO GRAZIANI
33. FEUDO CAVALIERE
34. FEUDO VAGLIASINDI
35. FIFTH ESTATE
36. FIRRIATO
37. FRANK CORNELISSEN
38. GAMBINO VINI
39. GENERAZIONE ALESSANDRO
40. GIOVANNI ROSSO
41. GIROLAMO RUSSO
42. GIOVI
43. GRACI
44. GULFI
45. GUMINA
46. I CUSTODI DELLE VIGNE DELL’ETNA
47. LA CONTEA
48. LICCIARDELLO VINI
49. MASSIMO LENTSCH
50. MECORI
51. MONTELEONE
52. MONTEROSSO
53. MURGO
54. NERI
55. NUZZELLA
56. PALMENTO CARRANCO
57. PALMENTO COSTANZO
58. PASSOPISCIARO VINI FRANCHETTI
59. PIETRADOLCE
60. PLANETA
61. PODERE DELL’ETNA SEGRETA
62. PRODUTTORI ETNA NORD
63. QUANTICO
64. SERAFICA TERRA DI OLIO E VINO
65. SRC
66. STANZA TERRENA
67. SPUCHES
68. TASCA D’ALMERITA
69. TENUTA BASTONACA
70. TENUTA BOCCAROSSA
71. TENUTA DI AGLAEA
72. TENUTA DI FESSINA
73. TENUTA ENZA LA FAUCI
74. TENUTA FERRATA
75. TENUTA FOTI RANDAZZESE
76. TENUTA MANNINO DI PLACHI
77. TENUTE BOSCO
78. TENUTE MOGANAZZI
79. TENUTE ORESTIADI – LA GELSOMINA
80. TERRA COSTANTINO
81. TERRAZZE DELL’ETNA
82. THERESA ECCHER
83. TORNATORE
84. TORRE MORA
85. TRAVAGLIANTI
86. VIGNAIOLI DELLE CONTRADE
87. VIGNETI VECCHIO
88. VINI CALI’
89. VINI EUDES
90. ZUMBO
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