“CoronaCrisi”, Catania: 15 minuti di protesta -silente ma determinata- degli imprenditori del “Sistema Confcommercio”

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Quindici minuti di protesta, democratica, civile, ma determinata. A piazza Unviersità, la Confcommercio Catania metropolitana, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Catania e il SIB – Sindacato Italiano Balneare di Catania si sono date appuntamento per una manifestazione silenziosa: gli imprenditori, seduti su una sedia, con le mascherine, uno accanto all’altro a distanza di due metri, hanno mostrato un volantino per richiamare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica. La crisi legata al “coronavirus” è tremenda. ma dal governo non arrivano misure adeguate.

Ecco alcune dichiarazioni dei partecipanti.

Giovanni Trimboli (Presidente FIPE sezione ristoranti Confcommercio Catania): “non è facile riavviare un ristorante, riaprire un’attività commerciale, soldi sul mercato, euro sul mercato le banche non le hanno messi, neanche il governo, di conseguenza ci sitamo ritrovando con molte difficoltà a riaprire, con un personale demotivato perchè non prende la cassaintegrazione da 90 giorni. Comunque, ricominceremo un’altra volta ad accedenere i nostri fornelli, consapevoli che non siamo per niente tutelati e il rapporto dare e avere tra noi impresa e lo Stato è finito.”

Si chiedono interventi concreti, all’altezza dei problemi dell’impresa. Dario Pistorio (Presidente Fipe Confcommercio): “noi vogliamo dallo Stato un contributo a non pagare per un anno tutti i contributi degli impiegati e, se possibile, anche un aiuto contributivo della stessa paga, perchè se fossero tutti in disoccupazione lo Stato pagherebbe di piu rispetto ad un’assunzione nostra”.

La protesta è contro, in particolare, il governo nazionale. Si attendono risposte adeguate, che non arrivano.

Pietro Agen (Presidente di Confcommercio Catania):”abbiamo chiesto anche di sospendere per un anno facoltativamente il versamento del contributo previdenziale per le partite iva, i lavoratori autonomi. Perchè? Anche qui nessun danno per nessuno, l’unico colpito sarebbe il nostro imprenditore che riceverebbe una pensione leggermente più bassa, a parte che poi potrebbe essere concesso di recuperalo negli anni a venire e poi per le categorie più colpite assolutamente un intervento a fondo perduto”.

Difficile in prospettiva anche la stagione per i balneari.

Ignazio Ragusa (Presidente regionale del Sindacato Balneari Confcommercio): “quest’anno purtroppo per noi balenerari sarà davvero complicato fare utili, però siamo coscienti del valore sociale della categoria, senza questa categoria sarebbe stato davvero complicato godere in sicurezza del mare.”

Al termine della manifestazione, una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Pogliese per un incontro per trovare soluzioni.

 

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Benanti

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