“CoronaCrisi”, Trimboli (Fipe Confcommercio Ct): “riapertura tra mille regole e tante incertezze”


Pubblicato il 18 Maggio 2020

“Il giorno della riapertura dei bar e ristoranti al pubblico arriva tra mille regole e tante incertezze che molti ristoratori desisteranno dal riprendere le attività” lo afferma amareggiato Giovanni Trimboli, presidente FIPE sezione ristoranti di Confcommercio Catania. “Sono tanti i colleghi che non apriranno, resteranno chiusi per protesta contro una apertura frettolosa a male organizzata. Dopo cento giorni di chiusura al pubblico c’è poco da festeggiare, le promesse seguite da sei conferenze stampa e altrettanti decreti non sono state più delle volte mantenute.

Non c’è stato quel flusso di denaro nell’economia reale, questo farà ripartire il comparto con problemi economici non indifferenti, la cassa integrazione dopo una lunga procedura burocratica ad oggi non è stata ricevuta da nessuno dipendente, in cento giorni il governo per le imprese ha versato solo seicento euro, pari a sei euro al giorno -. Lamenta ancora Trimboli – Così non va, la burocrazia entra sempre più prorompente nelle nostre imprese, abbiamo calcolato un costo pari a quattrocento euro per azienda solo per adeguare i nostri locali alle procedure anti Covid 19, sanificazione, detergenti e disinfettanti, adeguamento registri haccp per autocontrollo dell’igiene, sicurezza sul lavoro, guanti e mascherine per il personale, per non parlare dell’approvvigionamento delle merci per l’apertura, tutto sostenuto da noi. Costi e oneri che gravano sulle finanze degli imprenditori che iniziano a lavorare con linee guida come se solo al ristorante ci si possa infettare.

Non possiamo essere guardiani e pagare eventuali multe sulle scelte libere dei nostri clienti, come per decreto non possono obbligarci a entrare nella privacy dei nostri avventori, chiedendo se sono congiunti, familiari, fargli scrivere un’autocertificazione, scrivere in un registro e conservare per quattordici giorni dati personali delle persone sedute al tavolo, tutto svolto a nostre spese a rischio di multe salate ed eventuali chiusure fino a trenta giorni.

Perciò c’è poco da festeggiare -, conclude il presidente FIPE Ristoranti – la gente è libera di andare ovunque tranne al ristorante. Anche stavolta gli unici a pagare siamo solo noi, ovunque si può andare e fare quello che si vuole, tra un po’ si potrà tornare a prendere aerei colmi in tutti i posti tranne andare a spendere il proprio tempo libero al ristorante”.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c’è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente il 23 febbraio 2025: il Papa non sta tanto bene, il mondo pure, ma dalle parti di ienesicule si festeggia lo stesso. “Che gente! Privi di senso dell’opportunità” -dirà qualcuno. Ma questo qualcuno non sa che sono arrivati anche per […]

1 min

Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]

6 min

Documento diffuso in occasione della conferenza stampa di stamattina dell’associazione. “IL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL PORTO: siamo sicuri che ci porterà dei vantaggi? In questi mesi i mezzi d’informazione ci hanno illustrato un avveniristico Piano Regolatore del Porto (PRP). A qualcuno sarà venuta in mente Barcellona o Genova, rinate con il rinnovamento del porto. Ma […]

4 min

Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per il contenimento del randagismo COMUNICATO STAMPA Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per […]