“La FAISA-CISAL continua la propria azione sindacale a tutela di tutti i lavoratori di AMT Catania S.p.a. considerato l’aggravarsi della pandemia generata dal virus Covid-19.
L’emergenza sanitaria in atto, infatti, sta mettendo a dura prova tutto il personale dell’Azienda di trasporto pubblico catanese e in particolar modo gli operatori di esercizio in prima linea per assicurare il diritto alla mobilità ai cittadini di Catania.
Ecco perché Faisa –Cisal è costretta a rilevare come, nonostante la crescita di soggetti affetti da Covid-19 nella nostra città, ad oggi non esista alcun capillare controllo teso ad evitare pericolosi affollamenti in prossimità dei capolinea e delle fermate dei bus. Situazione questa che con evidenza rischia di dare vita a contagi di gruppo.
A ciò si aggiunga la circostanza che, tutto’ora, non è stata attivata da parte dell’Azienda alcuna campagna informativa che spieghi come l’utilizzo dei bus debba avvenire esclusivamente per reali necessità lavorative o in casi di effettiva forza maggiore così come previsto tanto da Decreti emanati dalla presidenza del Consiglio quanto dalle disposizioni regionali.
Oggi, infatti, accade in molte circostanze che i mezzi AMT siano utilizzati da persone che chiaramente non hanno alcun motivo per farlo e, soprattutto, privi di mascherine e guanti.
Circostanze queste che, unitamente alle concentrazioni di utenti non controllate, contribuiscono con evidenza ad aumentare i potenziali rischi di contagio tanto per l’utenza quanto per tutto il personale viaggiante.
Ecco perché Faisa – Cisal lancia un pubblico appello al Sindaco di Catania, dott. Pogliese, affinché emetta immediata apposita ordinanza che imponga l’uso di dispositivi individuali di protezione a bordo dei mezzi pubblici, come già sta avvenendo in altre città, e concerti con i vertici di AMT una campagna accurata di informazione tesa a tutelare cittadini e lavoratori in questo particolare momento.
Al Sindaco, ancora, chiediamo di farsi garante del pagamento delle retribuzioni ai lavoratori di AMT che, ancora oggi, nonostante assicurino un servizio in un chiaro momento di emergenza e difficoltà subiscono ritardi nella corresponsione degli stipendi loro dovuti.
Ciò che preoccupa, infatti, la nota dei vertici di AMT Catania S.p.A. con la quale si comunica al personale di non sapere quale potrà essere la data dei pagamenti delle retribuzioni relative al mese di Marzo a causa dei mancati trasferimenti regionali che, invece, l’Assessore Regionale ai Trasporti. dichiara a sua volta con nota stampa essere stati fatti.
Il sindaco comprenderà che tale condotta di AMT Catania S.p.A. è mortificante nei confronti di lavoratori che, nel silenzio di tutti, in questi giorni si sta impegnando, con il proprio lavoro e mettendo a rischio la propria incolumità e quella delle proprie famiglie, per dare un segnale di normalità ai catanesi e favorire il mantenimento della mobilità cittadina.
Su questo aspetto chiediamo in particolare al sig. Sindaco di chiarire le ragioni per cui l’Azienda comunica che la Regione non ha versato i corrispettivi dovuti per assicurare le retribuzioni mentre contestualmente l’Assessore regionale ai trasporti, on. Marco Falcone, con un proprio comunicato stampa dichiara che ha inviato gli importi dovuti lo scorso 23 marzo.
Il Sindaco Pogliese concorderà con noi che, oggi più che mai, sia corretto dire la verità, stare uniti ed evitare lo sgradevole gioco dello scarica barile ovvero dello scaricare le colpe sugli altri.
Il Segretario Regionale FAISA-CISAL Autoferrotranvieri
Romualdo Moschella.”
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