“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
Coronavirus, Prefetto di Messina contesta apertura domenicale supermercati, sindaco De Luca: “Non accetto imposizioni, se vuole mi revochi dal mio ruolo”
Pubblicato il 22 Marzo 2020
Messina, 22/03/2020: Con una missiva inviata al Prefetto, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca cotesta la decisione presa in violazione dell’ordinanza sindacale n. 61 del 13/3/2020 e del DPCM 9/3/2020 e 11/3/2020 in favore dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 6 del 19/3/2020, in merito alla chiusura domenicale dei punti vendita di generi alimentari.
“Mi prendo la responsabilità nell’esprimere la mia assoluta contrarietà su ciò che sta avvenendo in queste ore. Non mi sarei mai aspettato che mi venisse ingiunto di revocare la mia Ordinanza, che è conforme al dettato normativo statale, in favore di una Ordinanza regionale che non solo è in contrasto con le disposizioni nazionali, ma che ha creato immediatamente caos e generato fenomeni di assembramento, inducendo il prevedibile timore nei cittadini di restare senza scorte alimentari. E dire che anche ieri notte, alle ore 23:00 circa, lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri ha introdotto la sua dichiarazione precisando che i punti vendita di generi alimentari ‘devono restare aperti’, senza limitazioni di giorni, proprio per evitare i fenomeni sopra denunciati”. Così afferma il sindaco metropolitano, on. Cateno De Luca.
“Ricordo al Prefetto – continua il Primo cittadino – che quando si è chiesto al Sindaco di Messina di revocare l’Ordinanza n. 60 per una pretesa contrarietà con le norme del DPCM 11/3/2020, lo stesso ha risposto con prontezza, accettando la richiesta in nome di una collaborazione istituzionale, pur restando convinto della legittimità del proprio operato. Ricordo altresì che l’ordinanza n. 60 prevedeva già la chiusura di tutte le attività commerciali, eccezione fatta per quelle di prima necessità. La stessa, a seguito delle restrizioni cautelative in essa incluse è stata contestata dal Viminale, per tramite del Prefetto e dunque modificata, salvo poi scoprire che a distanza di giorni il Governo ne avrebbe adottato diversi punti. Trovo pertanto inaccettabile che quando il Presidente della Regione Siciliana emette un’ordinanza che va in contrasto con il DPCM, il Prefetto ritiene lecito farla rispettare, intimando al Sindaco di revocare la propria ordinanza – che ripeto essere conforme all’attuale DPCM – per adeguarsi ad un’ordinanza regionale in contrasto con norme nazionali. Come funziona, che quando in contrasto al DPCM c’è il sindaco di Messina, si obbliga alla revoca della propria ordinanza, mentre quando c’è di mezzo il Presidente Musumeci, la sua ordinanza in contrasto con disposizioni nazionali è legittima?”.
“Prefetto, questo gioco non mi piace – conclude il Sindaco peloritano – e se come già mi stanno dicendo, ci sono le forze dell’ordine presso i supermercati che stanno denunciando gli esercenti per la violazione dell’ordinanza Presidenziale ai sensi dell’art. 650 c.p., sappia che difenderò in tutte le sedi la mia pozione e quella di queste persone che hanno seguito il Sindaco ed il Presidente del Consiglio. Non perda più tempo a cercarmi con sgradevoli telefonate perché non abbiamo più nulla da dirci. Se vuole avvii pure il procedimento di rimozione del sindaco De Luca, ma non mi cerchi più”.
Ufficio Stampa Cateno De Luca
———————————————————————————————————-
Messina, 22/03/2020: “Siamo in attesa del nuovo provvedimento del Presidente del Consiglio, annunciato ieri sera in diretta pur non essendo ancora pubblicato: questa è l’Italia degli annunci. Tutto ciò mi fa arrabbiare perché lo scorso 11 Marzo, con l’ordinanza n. 60, contemplavo tutte le restrizioni che invece adesso stanno attuando. Non solo, mi hanno fatto rimangiare parte di quanto contenuto in tale ordinanza, in quanto il Sindaco non può attentare alle libertà costituzionali, perché questo mi è stato contestato. Questa è l’Italia dell’alta burocrazia, in cui la forma è più importante della gente che muore. Noi che siamo in trincea, che dobbiamo dare riscontro a quelle che sono le legittime paure della gente, cosa dovremmo fare? L’ennesimo provvedimento locale, sempre che le nuove disposizioni del Primo Ministro usciranno? Quando mai si annunciano le cose e poi si fanno provvedimenti. Ma che Italia è questa? Una Repubblica delle banane? Non si può continuare così. Chi sta al timone è indeciso e ci fa sbandare in continuazione”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca, a seguito dell’annuncio del Premier Giuseppe Conte, che anticipa l’introduzione di nuove misure restrittive di contrasto al Covid-19.
“Da primo cittadino è vergognoso che si debba assistere a proclami del Governo – continua il Sindaco peloritano – regolandoci di conseguenza pur non essendoci ancora un documento ufficiale che annulla o integra quelli precedenti. Ecco perché poi si arriva all’esasperazione. Stiamo comunque preparando il nostro provvedimento di adeguamento, ma la finiscano a turno di emanare decreti per fare impazzire i sindaci e la cittadinanza. Il Ministro Speranza non si può svegliare e dire che è consentito fare il giro del palazzo. Ma siamo pazzi? Noi facciamo di tutto per fare stare la gente dentro e lei la fa uscire? Ministro revochi tale porcheria.
“L’Italia si deve fermare, ma doveva farlo già 3 settimane fa. Cosa più importante, si deve fermare la cattiva politica e la cattiva burocrazia perché così noi andremo a sbattere. Lo dico da chi si è assunto le proprie responsabilità – conclude il Primo cittadino – e resta al suo posto, senza delegare ad altri per scomparire nel nulla. Anche con questo dobbiamo combattere sul territorio, con gente inetta, ai vertici anche delle strutture sanitarie, che non sono in condizioni neanche di gestire un condominio. Che fanno? Si auto-commissariano per scrollarsi le responsabilità di dosso. Ecco cosa è successo in questo momento all’ASP di Messina. Siamo stanchi della burocrazia criminale che volente o nolente sta contribuendo la diffusione del virus. Basta, fateci lavorare e mettete la faccia. Le nostre comunità si rivolgono ai propri sindaci perché rappresentano le massime autorità locali”.
Questa sera, a partire dalle ore 18:45, si parlerà anche di questo, con la presentazione della nuova ordinanza sindacale, in diretta dalla pagina Facebook, De Luca Sindaco di Messina e in contemporanea su RTP, canali 17, 117, 646, 868 e TCF, canale 113.
Ufficio Stampa Cateno De Luca.
Lascia un commento