Non lasciare la guida di nocchiero qualunque cosa accada e non essere lo” schettino”di questi anni tremebondi. L’arca dei democratici che nel corso dell’ultimo decennio ha accolto chiunque si trovasse in mare aperto senza distinzione di provenienza e colore politico. Sono salpati così ex lombardiani, ex dipietristi , ex berluscones e chi più ne ha più ne metta e questi naufraghi non chiedevano altro che un posto al sole o di giungere sani e salvi nella terraferma.
Ora il neo eletto il neo segretario provinciale mostra i muscoli (sic!) e dichiara che resisterà a tutto persino alla buriana che l’ha colpito. In tutti questi anni ha svolto innumerevoli ruoli dal sindacato alla guida dei democrat passando per l’esperienza amministrativa e non passi a nessuno l’idea di dire che non è adatto a far tutto e di più. La poliedricità di competenze è ampiamente riconosciuta e, quindi, per i prossimi anni ci attendono pulsioni, prolusioni e propositi a iosa per aggregare le truppe sparse in modo da preparare la riscossa nei confronti del truce avversario anzi alla coalizione avversata che staziona al Palazzo di città.
Poi finalmente lo sfarinamento grillino promette il rilascio di elettori soggiogati e sedotti dal populismo e oramai abbandonati dagli ingrati pentastellati cosicchè i seguaci del nocchiero potranno finalmente sognare una nuova stagione del riformismo (post!?)“catto-comunista”. Issiamo le vele,dunque, per iniziare il tragitto di “rinnovamento nella continuità” smaltendo le scorie degli infidi traditori che hanno utilizzato il partito zingarettiano. Ormai costoro sono lontani e, il vecchio marinaio, può respirare ad occhi chiusi e a pieni polmoni e promettere a questo partito “sfigato” il ruolo sognato.
Rosario Sorace.