Cose di Sicilia fra “politica” e “paludi” assortite


Pubblicato il 21 Giugno 2021

Vade retro miscredenti e scettici della Sicania che non soppesate con la dovuta oculatezza il grande valore morale ed etico nella Trinacria della demos e della polis. Come non provare commozione per le toccanti iniziative di “mizzicacuccè”, ormai affetto da una sorta di mistica filantropia e convertitosi definitivamente agli “equilibri più avanzati” per lasciare definitivamente nel pantano dell’autoreferenzialità il “rinnovato pizzo più amato dai sicani” che vuole ritornare a governare incontrastato per un altro quinquennio il regno della Trinacria.

Il colonNello si senta difeso dalla magica super co(razza) e non intende assolutamente lasciare a metà quel che non ha  nemmeno iniziato. A proposito di altri amiconi della nostra irredimibile isola stupisce il lungo defatigante e defatigante sulplace dei sinistri che manco a dirlo si guardano in cagnesco alla ricerca dello sfidante del noto militellese  e ogni decisione viene rinviata sine die. Per ora c’è il solito e sempiterno Claudio in campo anche lui in vena di sacrifici( si fa per dire !) e intanto Giancarlo flirta con Anthony , mostrando indifferenza verso qualsiasi pretesa e cercando di coltivare il prato “sfiorito” di futuri patti e alleanze civiche . Niente di nuovo sotto le (5) stelle sempre meno splendenti, anemici e dissanguati dall’uscita degli “attivisti sicani” ormai alla corte del principe Nello e neanche l’avvocato del popolo sembra rianimarli , anzi quel maledetto sogno del ponte adesso li divide e non so se si farà una votazione sulla nuova piattaforma ora che la “casa è leggia”.

Dalle nostre parti il tempo non è una ricchezza da usare per il fare collettivo ma serve solo giustamente a riposare dopo i lunghi pensieri, le cervellotiche strategie e le spregiudicate tattiche. I cercatori di talenti del vecchio potere invece non si riposano mai, Totò e Raffaele , scudieri crociati e martiri della libertas,  sono gli apostoli prodighi di consigli  ben mirati verso il “centro”, sempre al “centro”, fortissimamente “centro”. L’unico veramente in esilio è Saro, che ogni tanto suona  qualche (s)piffero della rivoluzione mancata e rimpiange l’era del suo successo “montante”.

Ghino di Tacchino.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

Domenica 2 febbraio alle ore 19,30 nel salone Bellini di palazzo degli elefanti, alla presenza di autorità civili, religiose e militari si terrà la 28^ cerimonia di conferimento della Candelora d’oro 2025, assegnata quest’anno all’attore Tuccio Musumeci, decano degli artisti teatrali siciliani simbolo della catanesità. “La Città di Catania -ha detto il sindaco Enrico Trantino […]

1 min

 Il segretario provinciale Avv. Piero Lipera, d’intesa con il segretario nazionale, Totò Cuffaro, su proposta del coordinatore di collegio, Nicola Gangemi, ha nominato Paola Emanuele quale commissario cittadino della Democrazia Cristiana della città di Riposto.Paola Emanuele, classe ‘76, avvocato specializzato in materia civilistica, già consigliere e assessore comunale, da sempre attenta alle esigenze del territorio della cittadinanza, ha così dichiarato: “Decisi di aderire alla DC […]

2 min

“La Cgil di Catania continuerà a lavorare attivamente affinché i cittadini votino “sì” ai cinque quesiti abrogativi del referendum che si voteranno tra pochi mesi”. Lo dice il segretario generale della Camera del lavoro, Carmelo De Caudo, all’indomani della decisione della Consulta per quel che riguarda i quesiti sui temi del lavoro e della cittadinanza.“Il […]

4 min

La nuova produzione del TSC, insieme a Fondazione Teatro di Roma e Teatro Vittorio Emanuele di Messina, sarà in scena fino al 2 febbraio. La storia, tratta dal testo di Ronald Harwood, racconta la vita del grande direttore d’orchestra Wilhelm Furtwangler, interpretato da Stefano Santospago. foto di Antonio Parrinello. Catania, 20 gennaio – La Sala Verga del Teatro Stabile di Catania ospiterà […]