Cose di Sicilia: “show” tragicomico alla Regione

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Si grida allo scandalo e ci si stupisce colmi di  indignazione per la scelta di Nello, che ha sciolto la riserva del posto vacante ai beni culturali, affidandolo ad un seguace dei verdi padani. Neanche un pochino di comprensione umana, cerchiamo di capirlo sta cercando sostegni e protezioni per la riconferma al governatorato (sic!), così asseconda il vento del nord, chi se frega se questa cosa non piace, così fan tutti destri, sinistri, pentastellati quando di tratta di conservare il trono , il vero lievito del potere è trasformarsi alla bisogna, saper cogliere il momento che passa senza indugi.

Prima di tutto ricordiamoci che bisogna predicare una falsa umiltà, una disponibilità di servizio, giurando che dopo la fine del  mandato si sarebbe passata la mano,rinunciando agli onori per troppi oneri. Poi si dimentica in grande fretta, quanto promesso con la parola d’onore, poiché il ruolo di primo piano  piace nonostante i pesci in faccia degli  infedeli attorno, che chiedono prebende e benefici, poi magari se si perde la calma   augurando il peggio al proprio nemico di turno. Da federale degli anni ruggenti, da nazionalista di sinistra, si diventa noisalviniani per restare in sella, tutto così diventa bellissimo se si sceglie il cavallo giusto e Nello in fatto di equini è davvero imbattibile. Se vi sono difficoltà ci pensa il fido canallo di “razza” che acconcia sostegni esterni nei tornanti più difficoltosi. Nessun ostacolo, quindi, per la realizzazione dei propri sogni /bisogni di restare sulla creata dell’onda, l’importante è rimanere  nel palazzo d’inverno e d’estate, costi quel che costi.

Nulla di nuovo sotto questo cielo plumbeo, un po’ afoso, del post lookdown ancora incerto, di una terra impaurita e rattristata, impoverita e depauoerata, che tracolla ancor più verso il malessere, allora occuparsi di Nello che mette il massimo impegno per la sua riconferma è un tema banale, figurarsi per una nomina assessoriale.

Oggi tutto si può fare poiché  è il tempo per chi dirige la Regione e lo Stato di ottenere la massima popolarità a prescindere dai fatti, ci sono apprezzamenti e lodi, poi  quando ci chiederanno di pagare il fio per i tanti debiti, le cose cambieranno e si passerà facilmente  dagli applausi ai fischi. Cerchiamo di evitare di essere i soliti brontoloni ipercritici, Nello riuscirà, comunque, a difendere l’identità siciliana ed è una buona notizia  che  il buon Matteo  apprezzi, dopo anni di disprezzo, la sicilianita.Siano tutti contenti perché  c’è sempre un tempo per redimersi, dimenticare il passato, di scontri con i verdi leghisti, ormai siamo fratelli che faremo sfracelli. Allora avanti tutta senza paura sperando che nessun virus disturbi il rilancio della trinacria nel mondo.

Rosario Sorace.

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Benanti

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