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Crisi Amt, la Faisa-Cisal lamenta comportamenti antisindacali dai vertici aziendali
Pubblicato il 08 Maggio 2019
“Il segretario provinciale della Faisa-Cisal Romualdo Moschella rende noto che con una nota urgente ai Vertici di AMT Catania S.p.A, al Collegio Sindacale dell’Azienda, al Sindaco di Catania ed ai Componenti dell’organismo di controllo analogo dell’Ente Comunale l’O.S. ha stigmatizzato il chiaro comportamento teso a ridurre i diritti, la libertà e le prerogative sindacali, individuali e collettivi, della scrivente O.S. messo in atto da codesta Azienda tanto in occasione degli ultimi incontri convocati, quanto attraverso note a mezzo stampa e con con comportamenti che sembrano manifestare tentativi ritorsivi a carico di dirigenti ed iscritti di questa organizzazione.
Con la stessa nota, inoltre, – afferma Moschella – abbiamo voluto accendere i riflettori su questioni vitali per la stessa sopravvivenza dell’Azienda.
In particolare – spiega il dirigente sindacale – abbiamo rilevato come ove dovessero trovare conferma le troppe voci di corridoio dalle quali emergerebbe la volontà dell’Azienda attribuire incarichi, nella cosiddetta micro e macro struttura della Società, attraverso nuove nomine dirette e/o cosiddette ad interim – scavalcando le procedure previste per legge, oltre che i concorsi da tempo avviati – ciò costringerà Faisa-Cisal ad assumere ogni e necessaria azione a tutela dei lavoratori e della stessa Azienda. Ed infatti, rappresenterebbe un comportamento poco attento effettuare nomine intuitu personae eludendo le procedure concorsuali avviate, di cui da tempo si attende l’espletamento, e, soprattutto, non tenendo conto di quanti, ad oggi, sono stati impiegati in tali ambiti (senza alcun riconoscimento economico e giuridico) ed hanno maturato anzianità di servizio ed esperienze e che adesso si vorrebbero dimenticare per favorire, come voci di corridoio sembrano sostenere, altre “alchimie e/o esigenze”.
Se ciò dovesse essere confermato costituirebbe una chiara violazione normativa oltre che determinerebbe aggravi di costi e l’esplodere di una enorme quantità di contenziosi giudiziari a causa dell’evidente lesione dei diritti di numerosi lavoratori di AMT Catania S.p.A. Ecco perché – aggiunge Moschella – pur sicuri che tali fatti rappresentano voci destituite di ogni fondamento, abbiamo invitato il Collegio Sindacale di AMT Catania S.p.A., la proprietà e l’organo di controllo analogo del Comune di Catania, ad esercitare l’azione di verifica e controllo loro assegnata per Statuto Aziendale e per legge. Ciò anche per evitare, che sviste ed azioni poco ragionate se confermate costringano a dovere sottoporre la questione tanto alla magistratura civile, quanto a quella penale e contabile. Faisa Cisal, infine, ha richiesto immediate spiegazioni, tanto al Socio Comune di Catania quanto ai vertici Aziendali, circa il progetto di car sharing che si vorrebbe importare dall’AMAT di Palermo. Ed invero, appare sorprendente che, mentre la Società che gestiva nella nostra città tale servizio si ritira considerandolo diseconomico, mentre addirittura la stessa AMAT pubblicamente afferma di non poter sostenere il costo di tale servizio e chiede l’intervento straordinario del Comune di Palermo, AMT Catania S.p.A. società in crisi per il dissesto del proprio Socio Proprietario e lo stesso Socio “dissestato” manifestano la volontà di attivare quanto in argomento.
In questo senso abbiamo chiesto di sapere con quali soldi e con quali modalità tale servizio si dovrebbe attuare e, soprattutto, come si legherebbe ai tagli di spesa e alle minore produzione aziendale (ovvero meno Km percorsi annualmente) necessari per tenere in vita l’Azienda tenuto conto del dissesto del Comune di Catania.
Il Segretario Provinciale
FAISA-CISAL Romualdo Moschella.”
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