Riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio signor Presidente dell’Azienda Metropolitana trasporti di Catania,
mi rivolgo a lei e a tutto il C.D.A, non come un tesserato di qualsiasi sindacato ma, come portavoce di tutta la categoria di lavoratori che prestano onorato servizio presso la suddetta azienda.
In riferimento alla nota da lei redatta a mezzo stampa in data 04/05/2019, mediante la quale, con mirato e preciso attacco verso una singola sigla sindacale, descrive forte preoccupazione per i toni strumentali e per la totale assenza di atteggiamento propositivo da parte della stessa, che, (a suo personalissimo parere), non comprende la gravità del momento particolare in cui riversa l’azienda ed il socio unico (Comune di Catania), desidero esprimere la più totale disapprovazione e rammarico, e ci tengo a dire che con tali toni lei non sta dichiarando guerra alla Faisa Cisal, ma bensì a tutti noi lavoratori , perché se è vero che la situazione delicata, causa dissesto del comune, è un problema da affrontare con molta responsabilità, è anche vero che questa responsabilità non è da attribuire ai lavoratori, i quali hanno da sempre svolto un lavoro puntuale e onesto, e che quindi non debbano essere sempre loro a fare le spese e pagare a causa di decenni di sconsideratezze e mala amministrazione da parte di diverse fazioni politiche, che si sono avvicendate nella nostra Città.
Pertanto il suo atteggiamento dittatoriale e dispotico verso i lavoratori e le sue proposte di risanamento, non porteranno a nessun risultato positivo, ma serviranno solo a ledere i diritti di chi onestamente col proprio lavoro mantiene a malapena le proprie famiglie.
Sa benissimo che le sue assurde proposte, serviranno solo a portare qualche spicciolo in azienda, serviranno a dimostrare alla proprietà che in qualche modo si è risparmiato, serviranno solo a togliere a noi lavoratori sopravvivenza e pane per i nostri figli, ma non porteranno di certo alla risoluzione dei problemi.
Sono convinto che lei da professionista quale è, sappia sicuramente che le sue sono solo iniziative dettate dalla politica e non dalla sua preparazione, in quanto il suo comportamento antisindacale, e completamente privo di iniziative concrete, (con la compiacenza di alcune sigle sindacali senza nessun seguito, che si sono vendute la categoria), serviranno solamente a distruggere ciò che da oltre 50 anni, managers suoi predecessori, uomini di buona volontà e coraggiosi, hanno costruito con il loro sacrificio e la loro dedizione, al servizio della comunità.
Un manager che vuole dare una scossa alla propria azienda non ne colpisce il cuore ed il motore trainante rappresentato dai lavoratori, ma si mette l’elmetto insieme a loro e scende sul campo di battaglia a cercare insieme le vere e concrete soluzioni ottimali.
Un manager si dissocia dalla politica e non ne diventa una pedina, ma bensì se ne serve, per cercare le risorse adatte alla soluzione dei problemi.
Pertanto, egregio Avvocato Bellavia, invece di distruggere il lavoro, lo crei, lo promuova, sfrutti le risorse in suo possesso e le riorganizzi.
Combatta l’assenteismo, colpendo singolarmente l’assenteista e non emanando ordini di servizio che colpiscono l’intera categoria di lavoratori.
Nomini un medico aziendale per combattere le false malattie eliminando i passaggi con l’ente di previdenza e risparmiando così i costi.
Tolga, se ve ne sono, i rami secchi e innesti quelli buoni, ma miratamente e soprattutto metta al posto giusto uomini giusti di esperienza, che hanno operato sul campo da tanti anni e non metta in posti chiave persone appena entrate che non hanno alcuna esperienza. Riorganizzi la pianta gerarchica e metta ognuno per competenza al posto giusto.
Invece di smantellare la nostra officina che è un vanto e preda ambita da tante aziende di trasporto, pronte ad impossessarsene con trenta denari, la riorganizzi.
Una efficiente officina offre più vetture marcianti, più servizio ai cittadini e di conseguenza più introiti.
Invece di promuovere attività collaterali che entrano in conflittualità con la primaria attività dell’azienda, pur sapendo che altre aziende hanno fallito nelle nostra città per ovvi motivi che non sto qui ad elencare (automobili a noleggio), con relativo spreco di denaro pubblico, utilizzi questo denaro per cause ancor più utili all’azienda, le investa per acquistare mezzi , attrezzature, e tutto ciò che serve per rilanciare un’azienda.
Combatta l’evasione in modo capillare, intensifichi i controlli sugli autobus, crei una verifica eccellente con una squadra di verificatori motivati ed incentivati, magari con l’ausilio delle forze dell’ordine. Crei dei punti capillari di vendita biglietti, invece di lasciare interi quartieri sprovvisti di punti vendita, incoraggiando così a viaggiare sprovvisti di titoli da viaggio.
Concordi con gli ausiliari al traffico e la polizia urbana un controllo accurato alle soste selvagge e per lo smaltimento della circolazione in punti nevralgici del centro e delle periferie, perché si possa far fluire un servizio più veloce.
Combatta l’abusivismo per incrementare ed incoraggiare l’utenza ad usufruire dei nostri parcheggi. A che serve avere dei parcheggi e non sfruttarli al meglio, lasciandoli incustoditi e spesso con le sbarre aperte, consentendo di parcheggiare tutti gratuitamente e favorendo l’abusivismo?
Invece di togliere i responsabili nei poli e lasciare gli autisti nelle grinfie di cittadini incazzati neri per una assenza totale di servizio e a prendere botte al posto suo, invece di riempire la stanza della radiolocalizzazione di Facenti funzione che a distanza e con il climatizzatore acceso danno direttive spesso prive di logica, riapra i poli chiusi e metta a disposizione dell’utenza tutte le informazioni del caso.
Lanci una campagna di sensibilizzazione, affinché sia tutelata l’incolumità del conducente, invece di mandarci come carne da macello in mezzo a gente senza scrupoli, che indisturbata si sente libera di massacrarci solo per il piacere di farlo e soprattutto perché rimane sempre impunita.
Esistono mille soluzioni per riportare un’azienda nel pieno fulgore e lei sa benissimo che per trovarle, non serve di certo toglierci il pane dalla bocca e mettendosi contro tutta la categoria dei lavoratori e se non è capace di fare questo, si dimetta, lasci il mandato e soprattutto lasci il posto a chi veramente ci tiene alla rinascita di questa storica azienda che è stata un vanto e un fiore all’occhiello per la nostra Catania.
La invito, se proprio non ne sia pienamente convinto di avere tutti contro, di mettere a referendum la sua permanenza in azienda e saprà subito che attorno a lei ha creato solo terra bruciata
Quindi a nome degli onesti lavoratori che amano questa azienda e a nome di tutti i cittadini che ogni giorno contano sull’efficienza di un servizio migliore e degno di questa nostra città , le dico che:
siamo stanchi di subire e pagare sempre per gli errori di chi amministra la cosa pubblica,
siamo stanchi di lavorare e non essere retribuiti puntualmente ed onoratamente,
siamo stanchi di permettere che i nostri sacrifici scaturiti da un onesto lavoro vengano male amministrati,
siamo stanchi di sentirci dire che siamo noi gli irresponsabili e che non comprendiamo la gravità delle sconsideratezze perpetrate da gente senza alcuna competenza,
siamo stanchi soprattutto di dare mandato a chi ci toglie la dignità e ci tratta da COSE e non da PADRI DI FAMIGLIA,
siamo stanchi di subire umiliazioni e privazioni che non fanno altro che togliere la nostra dignità di lavoratori, di cittadini e soprattutto di uomini.
E’ ORA VERAMENTE DI FINIRLA, è ora di pensare a ricostruire veramente, con vera responsabilità la nostra Azienda ed abbiamo il diritto di avere un manager all’altezza di farlo con coscienza e senso del dovere.
Con osservanza mi firmo : LA VOCE DEI LAVORATORI.”
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