La richiesta nell’incontro di oggi con Sige e Telecolor. La proprietà ha un piano di “tagli” da paura. Dalla Cisl un comunicato ufficiale:”data la disponibilità aziendale a trovare soluzioni alternative, è necessario avviare presto le procedure all’Ufficio provinciale del lavoro”; “La Regione faccia la propria parte dando la propria disponibilità alle risorse e a sostenere investimenti di aziende che rispettano le regole”.
“Socializzare le perdite e privatizzare i profitti” denunciava Ernesto Rossi, un liberale. Ma in Italia i liberali non ci sono, ci sono i liberali italiani (iena Benanti dixit)
Ecco il comunicato della Cisl:
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto alle aziende Sige e Telecolor di avviare le procedure per attivare gli ammortizzatori sociali in deroga. La richiesta è stata fatta stamattina, nel corso dell’incontro tra i vertici aziendali e i rappresentanti dei lavoratori.Per la Cisl erano presenti Rosaria Rotolo, segretaria territoriale Cisl Catania, Gianfranco Milazzo, segretario generale Fistel Cisl Catania, Clemente Panebianco del Dipartimento emittenti televisive Fistel Cisl provinciale, Marco Mancino e Rosario Condorelli, rappresentanti sindacali aziendali (Rsa) Fistel Cisl.«Le iniziative contro le drastiche comunicazioni di licenziamenti da parte di Antenna Sicilia e Telecolor – dicono i dirigenti sindacali della Cisl – trovano i primi risultati. Accertata la disponibilità delle aziende a trovare soluzioni alternative, le abbiamo sollecitate a incontrare l’Ufficio provinciale del lavoro così da avviare in tempi brevi la richiesta di cassa integrazione in deroga. Ciò permetterebbe ai lavoratori di non perdere il lavoro, avere un sostegno al reddito e restare legati dal rapporto di lavoro all’azienda. Auspichiamo che ci sia quindi una progettualità reale da parte delle aziende che preveda azioni per affrontare la crisi e superarla».Nello stesso tempo, però – aggiungono i rappresentanti della Cisl – la Regione sia pronta a dare respiro all’intero settore delle emittenti locali sostenendo, con la disponibilità ad affrontare la fase di crisi con gli ammortizzatori sociali e sostenendo gli investimenti delle aziende che rispettano i contratti nazionali, siano in regola con il pagamento di contributi previdenziali e assicurativi e rispettino le norme sulla sicurezza del lavoro».«Possiamo aggiungere elementi di ulteriore speranza per risolvere le vertenze e poter dare maggiore serenità per il futuro ai lavoratori e alle loro famiglie».
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