Crisi dell’editoria, ci pensa Luca Sammartino


Pubblicato il 12 Aprile 2019

Dove ha vissuto il deputato regionale Luca Sammartino negli ultimi anni? A giudicare dalle sue recenti dichiarazioni evidentemente gli è sfuggito che negli ultimi anni in Sicilia c’è stata una “decimazione” di redazioni e giornalisti. E Catania ha pagato un prezzo altissimo, a cominciare dai giornalisti del settore televisivo del gruppo Ciancio. Ma Sammartino forse è stato distratto. Oggi dice che “Bisogna affrontare una crisi che non mette a rischio soltanto l’occupazione ma anche la libertà d’informazione dei siciliani”. 

Caro Sammartino, i media tradizionali sono ormai in via di estinzione. E le assicuro che la libertà di informazione è assai garantita, non solo per la presenza capillare di piccole e grandi realtà editoriali, ma anche per la diffusione dei social che di fatto hanno sostituito media e giornalisti. La informo, inoltre, che i 34 giornalisti hanno avuto una piccola riduzione del sostanzioso stipendio da art.1(ormai una rarità nelle redazioni) e che il 50% della riduzione è restituita dallo Stato, almeno così è stato per quanti hanno avuto un contratto di solidarietà.

In pratica lavorano un po’ meno, una parte di quello che perdono lo recuperano e anche l’azienda viene addirittura rimborsata. Stranezze italiane! Anziché occuparsi e preoccuparsi dei giornalisti che continueranno a ricevere stipendio e contributi, si occupi delle centinaia di lavoratori precari che per lavorare nelle redazioni ricevono compensi da elemosina. Si informi quanto percepiscono i collaboratori del quotidiano La Sicilia!

Caro Sammartino, perché mai la politica dovrebbe mettere in campo strumenti e risorse per ridare ossigeno al settore? E quali soluzioni concrete propone per il rilancio?

Chiudere i social network? Imporre per legge regionale l’acquisto del quotidiano La Sicila a tutti i siciliani? Farsi carico con i soldi pubblici di sostenere l’attività editoriale de La Sicilia?

Vuole fare qualcosa di concreto? Solleciti immediatamente il varo de bando regionale per l’ufficio stampa. Inviti tutti i suoi colleghi parlamentari ad assumere un giornalista. A proposito: lei ha un addetto stampa regolarmente assunto? Con che tipo di contratto? Predisponga un disegno di legge che preveda l’istituzione di un ufficio stampa in ogni comune siciliano.

Potrei continuare, ma ho altro da fare. Io non faccio il parlamentare e nemmeno il dentista, sono un giornalista precario che per vivere si offre a chiunque è disposto a pagare una giornata di lavoro. Mi scusi per lo sfogo, ma quando il dente duole bisogna levarselo! Ne conviene?

Iena odontoiatrica.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

Catania – Nell’ambito del progetto “Palcoscenico Catania. La bellezza senza confini”, promosso dalla Direzione Comunale Cultura e finanziato dal Ministero della Cultura, il Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra, per l’attività concertistica “Fuorischema 2024”, proporrà sabato 21 settembre, alle 20.15, nella Parrocchia Resurrezione del Signore  in viale Castagnola a Librino, […]

2 min

Il prossimo 3 ottobre la giuria della prima edizione del Premio Internazionale “Lympha, Raffaella Mandarano” per l’impresa femminile giovane, premierà la vincitrice del concorso lanciato lo scorso giugno e destinato alle aspiranti imprenditrici dall’età compresa tra i 18 e i 30 anni. L’award commemora la manager innovativa di Catania scomparsa prematuramente lo scorso gennaio.La vincitrice del Premio […]

1 min

“Mi desta parecchia preoccupazione l’idea di un piano regolatore portuale che preveda l’abbattimento degli storici ‘Archi della Marina’, una vera e propria icona che rappresenta da più di 100 anni l’immagine e il paesaggio distintivo della nostra città. Piuttosto, gli stessi Archi, una volta dismessa ed interrata la linea ferroviaria potrebbero rappresentare una lunga passeggiata […]

1 min

Problemi respiratori, congiuntiviti e dermatiti La pulizia di strade e piazze nei comuni interessati dalla caduta di cenere vulcanica continua a creare problemi seri. L’uso improprio di soffiatori non fa altro che spalmare la cenere ovunque. Quella polverizzata, oltre ad essere respirata, ricade ovunque. Succede quindi che nel tentativo di ripulire le strade si diffonde […]