La FAISA-CISAL continua la propria azione di protesta per la tutela di tutti i lavoratori vista l’aggravarsi della crisi economico/finanziaria dell’Azienda Metropolitana Trasporti Catania Spa anche alla luce delle dichiarazioni del Presidente Bellavia di sospendere il servizio il 30 giugno 2019 se non dovessero arrivare i fondi al Comune di Catania, unico proprietario della società, ed il relativo contratto di servizio da mesi richiesto dalla nostra O.S. e ad oggi non è stato stipulato e con il possibile taglio che la Regione Siciliana che ad oggi non ha integrato.
La FAISA-CISAL, martedì scorso in “II Commissione Bilancio” presso il Palazzo dei Normanni, in audizione ha sollevato il rischio che sta correndo l’Azienda Metropolitana Trasporti Catania Spa ad un passo del fallimento ed alla perdita degli stessi contributi Regionali se dovesse sospendere il servizio.
Il tutto sotto gli occhi impassibili di un’Amministrazione Comunale ormai al collasso, ed i vertici aziendali privi di qualsiasi iniziativa valida atta alla salvaguardia della società.
Noi non staremo a guardare continuando le proteste avviate qualche mese fa preoccupati della critica situazione che stava maturando, oggi purtroppo siamo al capolinea con la possibilità di fermare gli autobus.
Il sit-in di oggi ha visto un buon gruppo di lavoratori in Piazza Università per cercare di far rimanere alta la tensione e non spegnere inesorabilmente i riflettori sulla nostra storica A zienda.
Entro il 19 giugno c.a. si saprà, molto probabilmente, quale sarà la sorte dell’AMT, se non si dovessero trovare soluzioni immediate la FAISA-CISAL non si fermerà per tutelare i lavoratori, l’Azienda ed il servizio per i cittadini Catanesi, che forse ad oggi non hanno compreso la gravità della situazione.
A pagare le conseguenze di tale disastro sono, infatti, i lavoratori dell’AMT, privati del loro stesso stipendio come avviene a Catania, ed i cittadini che vedono allontanarsi l’aspettativa di una vera mobilità sostenibile.
Tra l’altro, durante il sit-in si è cercato di avere un incontro con il Sindaco Salvo Pogliese, purtroppo non era presente e nessun Dirigente del Comune si è preso la responsabilità di riceverci, forse verosimilmente perché non hanno risposte.
Forse qualcuno pensa che “Acta est fabula” (Lo spettacolo è finito), noi non molliamo l’AMT Catania Spa non deve sospendere il servizio, chi di dovere si assuma le responsabilità altrimenti si faccia da parte.
Per tutto questo continueremo ad oltranza con lo sciopero a fare sentire la voce dei lavoratori, anche perché se l’Amministrazione Comunale non è in condizioni di pagare il servizio che l’AMT svolge alla città lo deve dire chiaramente a tutti i cittadini e smetterla con questo assurdo gioco del silenzio in cui si è rinchiusa.
Gli allarmi lanciati già dal mese di ottobre 2018 da parte del Segretario Romualdo Moschella, invitando più volte il Sindaco a prodigarsi per la partecipata più importante e a garantire ai cittadini catanesi la mobilità, ad oggi sono stati vani.
Alla luce dei fatti accaduti, oltre lo sciopero generale di 24 ore del 16 luglio 2019, saranno intraprese tutte le iniziative atte alla salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela della mobilità sostenibile a Catania.
Il Segretario Regionale
FAISA-CISAL Autoferrotranvieri
Romualdo Moschella.
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