riceviamo e pubblichiamo: Il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni ha presentato un’interrogazione ai ministri del Made in Italy e dell’Economia Urso e Giorgetti. La crisi che sta attraversando la STMicroelectronics (STM), leader mondiale nel settore dei semiconduttori e azienda strategica per il nostro Paese, ci preoccupa profondamente. Il rallentamento dei mercati industriale […]
Crisi STMicroelectronics: interrogazione parlamentare di Sinistra Italiana
Pubblicato il 24 Dicembre 2024
riceviamo e pubblichiamo:
Il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni ha presentato un’interrogazione ai ministri del Made in Italy e dell’Economia Urso e Giorgetti.
La crisi che sta attraversando la STMicroelectronics (STM), leader mondiale nel settore dei semiconduttori e azienda strategica per il nostro Paese, ci preoccupa profondamente.
Il rallentamento dei mercati industriale e automobilistico, le tensioni geopolitiche e la competizione cinese stanno mettendo a rischio non solo il futuro dell’azienda, ma anche migliaia di posti di lavoro nei siti di Agrate Brianza e Catania.
Il governo deve agire subito e fare la sua parte per dare garanzie occupazionali, non può continuare a far finta di nulla mentre migliaia di lavoratrici e lavoratori rischiano il posto. Serve una politica industriale che supporti il settore della microelettronica, tutelando l’occupazione e incentivando l’innovazione. Questo significa intervenire nelle crisi e avere una visione strategica, perché STM non è solo una questione industriale, ma una battaglia per il lavoro e per il futuro del nostro paese.
AVS e Sinistra Italiana intendono chiamare alla propria responsabilità il governo perché la chiusura o la riconversione delle linee produttive più datate, accompagnata da blocchi al turn-over e programmi di prepensionamento, rischia di avere un impatto devastante sui lavoratori e sul tessuto economico locale. Non possiamo accettare che i costi di una necessaria transizione tecnologica siano scaricati sulle spalle dei lavoratori. Il futuro di STM deve essere costruito con i lavoratori, non contro di loro. Per questo, bisogna garantire che le trasformazioni produttive siano accompagnate da percorsi di formazione e riqualificazione, per dare a tutti i lavoratori le competenze necessarie a operare sulle nuove linee produttive. Il progresso tecnologico non può diventare sinonimo di esclusione.
Chiediamo al governo di vigilare, affinché il piano industriale dell’azienda sia equo e bilanciato. Gli investimenti tra Italia e Francia, devono essere distribuiti in modo giusto, e il nostro Paese non può essere penalizzato. Serve una politica industriale che supporti il settore della microelettronica, tutelando l’occupazione e incentivando l’innovazione. Questo significa intervenire nelle crisi e avere una visione strategica, perché STM non è solo una questione industriale, ma una battaglia per il lavoro e per il futuro del nostro paese.
il segretario regionale Pierpaolo Montalto, il segretario provinciale Giolì Vindigni, il segretario cittadino Marcello Failla.
Lascia un commento