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Crisi Windjet, “botto” terribile per i lavoratori: fino a 170 esuberi in Katane Handling
Pubblicato il 22 Agosto 2012
Comunicato Cisl che lancia l’allarme. Si tratta di lavoratori e lavoratrici tra i dipendenti a tempo indeterminato e stagionali. Necessario un tavolo di confronto in Prefettura; anche il governo nazionale intervenga.
Prime ripercussioni della crisi Windjet sull’indotto: fino a 170 esuberi dichiarati da Katane handling, azienda addetta al carico, scarico, controllo tecnico e assistenza a terra dell’aeroporto di Catania.Oggi, si e’ svolto presso la sede catanese di Katane handling un incontro tra i vertici dell’azienda, le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e le rispettive rappresentanze sindacali aziendali.Così come già detto numerose volte nel corso degli ultimi giorni, la grave vicenda Windjet influisce direttamente sul futuro dell’aeroporto catanese.Nel corso dell’incontro, la società Katane handling ha comunicato un esubero di personale proporzionale alla percentuale di voli perduti a causa della riduzione del volato Windjet. Il provvedimento potrà riguardare fino a 170 lavoratori e lavoratrici, tra i dipendenti a tempo indeterminato e stagionali.L’aeroporto di Catania rappresenta una struttura strategica di trasporto per tutta la Sicilia orientale. La comunità catanese non può subire ulteriori contraccolpi sull’occupazione. Pertanto oggi è diventato non più rinviabile avviare un confronto per la costruzione di un protocollo tra handler, Enac, Sac, per costruire una clausola di salvaguardia per tutelare i posti di lavoro.Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti chiedono quindi alla prefettura di Catania di avviare un tavolo di confronto che metta insieme tutte le parti interessate per salvaguardare tutto il patrimonio legato all’aeroporto di Catania e per costruire un protocollo di salvaguardia sociale con tutti gli elementi necessari. Il governo nazionale deve avviare un confronto per avviare strumenti idonei, ammortizzatori sociali in grado di assicurare un sostegno al reddito ai lavoratori del settore.”La grave vicenda Windjet ci preoccupa per la tenuta del sistema aeroportuale catanese perché sta influendo direttamente sul futuro dello scalo etneo e sulle aziende che vi operano”. Lo affermano Maurizio Bernava, segretario generale Cisl Sicilia, e Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl Sicilia, intervenendo sulla vertenza Wind Jet che sta vivendo ore importanti per la risoluzione della vicenda.”Ci preoccupano le posizioni aziendali – aggiungono Bernava e Benigno – che stanno maturando in queste ore tra le aziende dell’indotto. Lo conferma oggi la comunicazione di 170 lavoratori dichiarati in esubero da Katane Handling. Stiamo mettendo in campo tutte le iniziative per tutelare i posti di lavoro».Secondo la Cisl, «la drastica riduzione di personale che si prospetta determinerebbe l’impossibilità di svolgere regolarmente le attività di trasporto aereo. Chiediamo un intervento forte al governo nazionale che si faccia garante per salvaguardare i posti di lavoro. Il clima di incertezza costante che permane intorno al settore del trasporto aereo a Catania ci preoccupati fortemente. Ai lavoratori di Windjet in cassa integrazione, oggi si aggiunge la necessità di avviare una nuova procedura per il lavoratori di Katane handling».Bernava e Benigno ribadiscono che “il tavolo al ministero dello sviluppo economico dovrà garantire sul futuro del trasporto aereo per i siciliani e in tutta Italia e, insieme a Enac, chiediamo venga messo a sistema un meccanismo di salvaguardia per tutti i lavoratori del settore aeroportuale. Perché la vicenda Windjet e la crisi che sta determinando sta assumendo i contorni di una crisi straordinaria, molto delicata, nuova nel panorama territoriale per la sua gravità. E si concentra in un momento particolare per il panorama politico pre-elettorale ragionale”.”La Cisl seguirà una forte linea sindacale – sottolineano i due segretari regionali – e siamo disponibili a fare fronte comune con chi, fuori da ogni strumentalità, ha lo stesso nostro obiettivo di salvaguardare il patrimonio che appartiene non alla singola azienda, ma è un patrimonio professionale di lavoratori, lavoratrici, persone che hanno contribuito ad accrescere la realtà aeroportuale catanese di eccellenza nazionale ed avere una concessione quarantennale”.”Pretenderemo con ogni forma di lotta – concludono Bernava e Benigno – che il governo nazionale, i governi e le istituzioni locali si facciano carico di salvaguardare il patrimonio costruito. Chiediamo la salvaguardia del patrimonio costituito dalle professionalità delle persone, dall’indotto, dagli slot, e da tutti gli elementi che rappresentano le potenzialità di sviluppo per il territorio. Per la Cisl è l’obiettivo prioritario che deve essere perseguito in ogni soluzione che sarà trovata in continuità o in alternativa all’attuale assetto proprietario della Windjet”.
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