Si è tenuta oggi l’annunciata conferenza stampa dei Legali Avv. Giuseppe Lipera, Avv. Alberto Ranno, Avv. Ivan Ficicchia, Avv. Francesca Garigliano, Avv. Giovanni Ingrascì, Avv. Graziella Coco, Avv. Patrizia Mirabella, difensori delle famiglie sopravvissute al noto crollo del palazzo di Via Castromarino avvenuto la notte del 20 gennaio 2020.
Gli avvocati hanno anzitutto illustrato l’attuale stato dei procedimenti pendenti dei loro assistiti: il procedimento penale che vede indagati l’Ing. Giampiero PAVONI., quale direttore tecnico della SYSTRA SOTECNI S.P.A. (concessionaria dei lavori del tratto della metropolitana oggetto del crollo), e l’Ing. Antonino PULEJO, dipendente della Ditta C.M.C. che effettuava i lavori scavo nel sottosuolo mediante la talpa T.B.M., per disastro colposo e lesioni colpose è fermo ad un’impasse poiché il Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Paolo Norzi, ne ha richiesto l’archiviazione alla quale le persone offese si sono tempestivamente opposte con atto depositato il 14 novembre 2020, e da allora non è ancora stata fissata l’udienza dinanzi il G.I.P.; il procedimento civile di accertamento tecnico preventivo promosso dalla ditta C.M.C. ha visto il C.T.U. Ing. Giancarlo Messina depositare la propria relazione conclusiva sullo stato dei luoghi del disastro, riscontrando distintamente che il collasso è addebitabile al venir meno delle fondamenta in conseguenza dell’apertura del tunnel a mezzo della T.B.M.
Ciò premesso, quelli che si possono definire a pieno titolo dei “senza tetto” – o miracolati, vista la sfiorata tragedia – non solo non hanno ancora avuto un assaggio della Giustizia che tanto attendono da quasi un anno e mezzo ma addirittura oggi vengono persino presi in contropiede ed attaccati dall’amministrazione locale, la stessa che già li aveva abbandonati a loro stessi.
Ebbene, il Sindaco di Catania con determina del 7/5/2021 ha autorizzato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Gestione Governativa Ferrovia CircumEtnea ad eseguire la “messa in sicurezza” dell’edificio di Via Castromarino mediante “il ripristino della configurazione strutturale dei muri crollati, con la ricostruzione dei muri danneggiati e degli impalcati coinvolti dal collasso”, e ciò senza mai, dicasi MAI, coinvolgere i proprietari delle abitazioni distrutte.
A ciò si aggiunga l’ultima ordinanza sindacale del 12/5/2021 con la quale il Sindaco Pogliese ha ordinato ai “disastrati” di presentare al Comune “un progetto di restauro e/o risanamento” – a proprie spese – entro 30 giorni dal collaudo dei predetti lavori “di messa in sicurezza” a carico del Ministero.
È stato osservato dai legali la totale mancanza di trasparenza adottata dal Comune nell’emanazione dei predetti provvedimenti, dato che – come confermato dalle vittime del crollo – nessun tavolo tecnico indetto dalle Autorità Locali ha visto la partecipazione delle parti private.
Gli Avv.ti, quindi, hanno pubblicamente criticato i superiori provvedimenti adottati dal Sindaco perché illegittimi e tecnicamente ineseguibili e perché non tengono in debito conto né i contenziosi ancora pendenti né le concrete esigenze dei propri assistiti, e pertanto hanno chiesto al Sindaco POGLIESE di revocare entro 48 ore gli anzidetti e che in mancanza adiranno l’Autorità Amministrativa competente, preannunciando, altresì, che le vittime del disastro hanno intenzione di organizzare sit-in giornalieri dinanzi Palazzo degli Elefanti finché non otterranno l’attenzione che meritano.
Catania, 31 maggio 2021.
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