Riceviamo e pubblichiamo:
“Il sindaco Antonio Fallica su presunta aggressione da parte di una cittadina nei confronti di un’agente di polizia che dava da mangiare ad un cane randagio.
“Premettendo che qualsiasi atto di violenza va condannato, perché la violenza non è mai la soluzione, sono sinceramente stranito dalle notizie che in queste ore vengono riportate da alcuni organi di informazione ed, avendo personalmente voluto approfondire la vicenda, ho evidenza diversa rispetto a quanto riportato dalle notizie da me lette. Conosco personalmente tutti gli attori coinvolti nella vicenda e sono certo che nessuna di esse abbia una naturale inclinazione alla violenza. Immagino che gran parte delle notizie riportate sino ad ora siano state aggiunte in maniera incontrollata nel perverso tam tam che circonda l’informazione in rete rischiando di stravolgere la realtà.
Fermo restando la grande collaborazione del Comune di Pedara con le associazioni animaliste presenti sul territorio non sottovalutiamo da una parte il benessere degli animali, attori inconsapevoli nello scenario del randagismo, e dall’altra la pubblica incolumità dei cittadini del paese. Grande è l’impegno profuso, a tal proposito, attraverso tante campagne di sensibilizzazione ed iniziative svolte con l’ASP per la sterilizzazione massiva. Accanto a queste i progetti per la mappatura al fine di trovare soluzioni corrette per il nostro territorio.
La legge ci impone la stanzialità dell’animale ed il suo eventuale recupero nel caso in cui questo diventi mordace, dunque fonte di pericolo pubblico. Proprio sui binari di questa normativa si muove il Comune di Pedara. L’unico fatto reale e concreto ad oggi è che c’è una denuncia presentata dalla cittadina a cui si addita l’episodio di violenza e del consigliere comunale intervenuto a chiarire la situazione. Pertanto esistono le sedi opportune dove la verità sarà accertata.
Fino a tale periodo sarebbe meglio astenersi da commenti che potrebbero solo portare ad ulteriori denunce”.
Pedara, lì 22 novembre 2018″
https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=8737 questo è la notizia data da ienesicule.
Questo è il testo inviatoci dal sindaco (nella foto). Noi facciamo alcune domande:
1) i 15 giorni di prognosi della poliziotta sono un’invenzione o una simulazione?
2) Come fa il sindaco a sapere che esiste solo la denuncia del presunto aggressore?
3)E’ proprio sicuro il sindaco che la versione della poliziotta non sia corrispondente al vero?
4)Ma il comune di Pedara è quindi in regola con la normativa sul controllo del randagismo? Ne siamo sicuri?
5) Il consiglio di “astenersi da commenti che potrebbero solo portare ad ulteriori denunce” come va interpretato? Forse un invito alla censura?
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