Il vergognoso caso di Francesco Sanfilippo. Come la legge ogni giorno viene calpestata dentro i “luoghi sacri” della “giustizia”. di iena senza Costituzione Marco Benanti Lo fanno per difendere la Costituzione-dicono. I magistrati in questi giorni sono fieramente impegnati in una lotta senza quartiere contro la separazione delle carriere. Un tema fondamentale per la legalità […]
Cronaca, Catania: alla Cappella Bonaiuto “Temp(l)i vicini” del fotografo spagnolo Costantino Ruiz
Pubblicato il 16 Aprile 2019
Una narrazione diversa. Uno storytelling che tende a svelare altre realtà, talvolta sconosciute, percepite spesso in modo distorto. Sarà inaugurata il prossimo venerdì 19 aprile, alle ore 19, alla Cappella Bonajuto, “Temp(l)i vicini” personale del fotografo spagnolo Constantino Ruiz.
La mostra è organizzata dal circolo Arci Melquiades, dal Sorcio Rosso e ospitata dalla Cappella Bonajuto, ed è il risultato della prima parte di un lavoro di ricerca realizzato da Ruiz all’interno di diverse comunitàmigranti di Catania. Al centro, il racconto della dimensione statica dell’essere immigrato, in contrapposizione alla narrazione del migrante come eterno viaggiatore.
“Da vent’anni ci occupiamo di immigrazione in città– afferma Valeria Grasso di Arci Melquiades – e da sempre denunciamo la pericolositàdi questa narrazione che fa del migrante solo un uomo di passaggio. Per questo – aggiunge – costruiamo le nostre attivitàpolitiche assieme alle comunitàstraniere, contro ogni forma di assistenzialismo. Il cambiamento sociale dobbiamo volerlo e costruirlo insieme”.
Un messaggio, quello della condivisione dei percorsi e della comunione tra popoli, che Salvatore Bonajuto, artista e proprietario della cappella bizantina sita nel cuore storico di Catania, sposa in pieno. “L’arte nasce dall’incontro tra culture diverse – dichiara – la stessa Cappella che oggi ammiriamo è il risultato di differenti epoche e visioni ed è anche per questo che abbiamo deciso di farci coinvolgere e di ospitare “Temp(l)i vicini”. Oltre tutto – conclude – il periodo pasquale è sinonimo di pace e fratellanza”.
Si potrà visitare la mostra, dal 20 al 28 aprile, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
Lascia un commento