Cronaca, Catania: cibo scaduto o avariato, sequestrati noti locali

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“Nella mattinata di ieri 30 dicembre 2019, su disposizione e con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catania, il personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Centrale, con il supporto operativo di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, della Divisione Polizia Amministrativa, del Reparto Cinofili e della Polizia Scientifica della Questura di Catania, ha eseguito un decreto di perquisizione riguardante ben otto locali ubicati nel centro di Catania: tre esercizi di ristorazione, un minimarket, quattro depositi del tutto abusivi, utilizzati per il ricovero e lo smistamento di merci non idonee al consumo umano, in totale violazione delle più elementari regole preposte alla salvaguardia della salute pubblica.

All’esito delle operazioni, in cui sono stati impiegati circa 30 operatori della Polizia di Stato, è stato individuato un ingegnoso sistema finalizzato alla vendita ed alla somministrazione di alimenti scaduti, adulterati, in pessimo stato di conservazione, con etichettatura manipolata e contraffatta, privi di tracciabilità, con gravissimo pregiudizio per la salute pubblica.

I prodotti alimentari poi sottoposti a sequestro comprendono pasta, carne, salumi, prodotti ittici, tra cui il salmone, scatolame, farina, olio, vini, bibite e liquori.

L’operazione posta in essere, che fa seguito ad una pregressa attività di indagine culminata con il sequestro preventivo di alcuni locali del centro cittadino quali: “Osteria Panecaldo”, “Piscaria” e “Antica Salumeria, nei quali erano state rinvenute ingenti quantità di alimenti (circa 800 kg di prodotti ittici) in cattivo stato di conservazione, ricongelato più volte e altamente nocivo per la salute, nonché altri prodotti destinati alla vendita con etichettatura abrasa e/o somministrati oltre il termine di scadenza e di dubbia provenienza, ha consentito di impedire che diverse ulteriori tonnellate di prodotti avariati, o, comunque, aventi le caratteristiche prima descritte, ancora in corso di quantificazione mediante verifiche che si protrarranno nei prossimi giorni, venissero immessi sulle tavole dei consumatori o somministrate nei ristoranti, di seguito individuati, in occasione delle Festività ancora in corso; si tratta de: “Il Cantiniere”, “Il Nerello” e “Filumena”,che sono stati sottoposti a sequestro preventivo e chiusi al pubblico.

Sono stati sottoposti a sequestro preventivo per le medesime motivazioni anche un minimarket, sito in viale della Libertà, e quattro depositi ad essi collegati, uno dei quali ubicato nello stesso viale della Libertà, uno in via Cilea, uno in via Gorizia, ed uno in via Gargano.

Quest’ultimo veniva utilizzato, benché già sottoposto a sequestro nei mesi decorsi da altro organo di polizia.

All’esito della predetta imponente operazione sono stati denunciate cinque persone, per reati quali adulterazione, contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate, frode in commercio, ricettazione e violazione di sigilli, nonché per furto aggravato di energia elettrica, in quanto in tutti i locali suddetti, sia i ristoranti che i depositi, l’alimentazione degli impianti avveniva a mezzo di allacci abusivi alla rete di distribuzione.

Per quanto attiene specificamente alle rilevazioni sulla nocività dei prodotti, hanno fornito indispensabile supporto personale dell’Ispettorato Centrale del Ministero Agricoltura e Foreste – Ufficio Territoriale di Catania – per il Controllo Qualità e Repressione Frodi (ICQRF), e della locale A.S.P.: segnatamente, dell’Ufficio Igiene, del Dipartimento Veterinaria, e del Servizio Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi ed Ambienti di Lavoro (SPRESAL).

L’operazione, è stata denominata “APOCALYPSE FOOD” in considerazione delle ingentissime quantità di alimenti nocivi rinvenuti.

Per la portata di quanto rinvenuto e sequestrato può ipotizzarsi l’esistenza di altri esercizi commerciali dediti alla somministrazione di prodotti in cattivo stato di conservazione e/o scaduti, altamente pericolosi per la salute pubblica.

Prosegue, pertanto, l’attività della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e della Polizia di Stato nel contrasto anche a questa forma di illegalità, particolarmente odiosa e pericolosa per la salute pubblica.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Benanti

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