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Cronaca, Catania: dopo l’allarme “scuola-alcova” alla “Sante Giuffrida” il comune prende impegni sulla sicurezza
Pubblicato il 26 Gennaio 2017
di iena scolastica
Lo scorso giugno ne avevano scritto: “Preservativi nell’ area gioco dei bambini, escrementi vari sul retro della scuola, borse probabilmente frutto di scippi o simili nell’area attorno al circolo didattico, ritrovamento di siringhe, episodi di vandalismo e tentativi di ingressi furtivi: non è il “far west” è la condizione che si vive da tempo all’istituto comprensivo “Sante Giuffrida” al viale Africa (due plessi con 11 sezioni di Scuola dell’Infanzia, 30 classi di Scuola Primaria e 8 classi di Scuola Secondaria di primo grado per un totale di 1020 alunni) una scuola della “Catania bene”, inserita in un contesto urbano da incubo, o quasi. Stanche di tutto questo, da qualche giorno un comitato di mamme si è fatto promotore di una petizione sul tema della “scuola sicura”, cominciando a raccogliere firme…”
http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=7167
Cosa è cambiato da allora? In questi giorni, si tenuta, nella scuola, un riunione, alla presenza dei consiglieri della seconda circoscrizione comunale Andrea Cardello, Daniele Di Salvo, Massimo Ruffino, Vincenzo Crimi, Marco Di Blasi, Pina Rapicavoli, Claudio Carnazza , della responsabile della direzione della Pubblica Istruzione Grazia Scalia e della Preside Maria Concetta Lazzara.
Dopo aver discusso ed analizzato delle problematiche relative alla sicurezza della scuola, il comune, rappresentato da questi consiglieri e responsabili, ha accolto la richiesta proposta attraverso la petizione “scuola sicura” – contenente 256 firme – e si è impegnato ad iniziare nel più breve tempo possibile i lavori necessari al rifacimento della recinzione del muro di confine della scuola.
Dopo aver precisato in sede di riunione l’urgenza dell’intervento di messa in sicurezza della scuola, il comune ha affermato allo stato attuale non dispone di fondi sufficienti da poter sostenere nell’immediato i notevoli costi relativi al rifacimento dei lavori e che, eventualmente, per poterli reperire occorre attendere la prossima approvazione di bilancio, rischiando, così, ulteriore differimento di tempo. Che fare?
Alla luce di quanto accaduto e considerato che alcune rappresentanti di classe ed alcuni componenti del consiglio d’istituto hanno organizzato giorno 27 e 28 febbraio una fiera dell’artigianato allo scopo specifico di destinare il ricavato alla contribuzione dei costi relativi alla costruzione del muro di recinzione della scuola e del rifacimento dell’area giochi si è concluso che il Comune s’impegna a farsi sì carico dei costi relativi alla rifacimento del muro di recinzione ma, in soccorso al deficit economico in cui versa, verrà supportato dai fondi ricavati dalla suddetta fiera dell’artigianato.
Ma non solo: il consigliere Andrea Cardello, per ridurre ulteriormente i tempi, ha proposto di impiegare il personale dipendente della Multiservizi del Comune di Catania anziché incamminarsi verso lunghe procedure di gare d’appalto dove parteciperebbero ditte private esterne e che comporterebbero solo ulteriori perdite di tempo e di denaro. Insomma, una sinergia fra utenti della scuola e comune per trovare soluzioni rapide ad un problema serio. Seguiremo la vicenda.
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