Cronaca, Catania: le proposte del circolo universitario Pd per superare lo stallo dell’Ateneo sul diritto allo studio

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Che il diritto allo studio sia uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, sancito dalla Costituzione italiana ai comma 3 e 4 dell’art.34 ed anche dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU, è risaputo, ma si dovrebbe anche fare in modo che tutti gli studenti fossero messi nelle condizioni di poter avere accesso alle lezioni ed a tutti i servizi universitari, grazie ad un programma trasporti ad hoc per far fronte alle varie esigenze.

L’Università di Catania attualmente bada poco a queste problematiche e da fin troppo tempo la situazione ha raggiunto uno stallo inaccettabile.

La situazione della Cittadella Universitaria ha raggiunto il limite di sopportazione massima: da tempo la linea BRT, ideata proprio per far fronte alle esigenze degli universitari pendolari e fuori sede, presenta un’inefficienza del servizio ormai ben lontana dagli standard del dopo inaugurazione, condizione che ha alimentato parecchi malumori tra coloro che ne fanno uso.

Questa diventa una tematica fondamentale quando si parla di fuori sede per cui il trasporto è un’esigenza, poiché è l’unico modo per poter raggiungere le sedi universitarie.

Che il traffico nella nostra città sia caotico e congestionato è ben noto, ed il BRT ha rappresentato, almeno nella sua fase iniziale, uno spiraglio di luce per la buia condizione dei trasporti pubblici catanesi, ma la situazione attuale in cui versa la società AMT ha segnato il definitivo declino del servizio.

Alle circostanze già disastrose sull’accessibilità con mezzi pubblici, si sommano le problematiche per chi si sposta con i propri mezzi, i quali quotidianamente vanno incontro all’inadeguatezza della Cittadella ad ospitare un così grande numero di utenti a causa della penuria di parcheggi presenti al suo interno e nelle immediate vicinanze, (alcuni  di quest’ultimi anche in mano a posteggiatori abusivi): la fetta maggiore dei posteggi sono presenti all’interno della cittadella che, negli ultimi due anni, ha visto l’aumento costante delle strisce blu a pagamento con costi abbastanza elevati (circa 2€ per mezza giornata!).

Si parla di “spese giornaliere” che nell’arco di un anno rappresentano una somma considerevole da sottrarre alle tasche degli studenti, che già pagano elevate tasse annuali per i corsi di laurea.

Per le facoltà che hanno sede in centro città le problematiche sonoper lo più legate alla congestione del traffico cittadino che rallenta la macchina dei trasporti. La situazione del Monastero dei Benedettini, situato a piazza Dante, sede del dipartimento della facoltà di scienze umanistiche, rappresenta la drammaticità di una cattiva organizzazione municipale caratterizzata da una sosta selvaggia che aggrava maggiormente la sua già caotica realtà. Le stesse problematiche si riscontrano anche presso la facoltà di Giurisprudenza, situata a villa Cerami, che permette ridotte possibilità di parcheggio, costituendo un grave disagio per gli studenti impossibilitati a raggiungere in maniera agevole, e in tempo, i propri poli didattici.

La conseguenza di questa situazione drammatica è la crescita smisurata dell’abusivismo ,che rappresenta per gli studenti l’unica possibilità di parcheggio. Noi chiediamo, come possibili soluzioni per le facoltà situate alla Cittadella universitaria, una riqualificazione della linea BRT, e la possibilità di rimettere in funzione la navetta che collegava il parcheggio Santa Sofia con la Cittadella, poiché l’attivazione di tale servizio potrebbe donare parecchio respiro all’accessibilità del polo universitario, come avveniva qualche anno fa ma che aveva segnato la sua definita scomparsa a causa della graduale riduzione delle corse. Per quanto riguarda le facoltà situate nel centro storico, le soluzioni proposte sono semplici ed efficaci. Proponiamo di aumentare il numero delle fermate AST, costituendo un sistema di linee che permetta orari più consoni per la viabilità degli studenti. Con queste semplici proposte, si potrebbe costituire, un sistema che consenta una viabilità adatta alle esigenze degli studenti. Perché il diritto allo studio, da troppo tempo calpestato, non può essere sottomesso da una cattiva organizzazione municipale. 

Auspichiamo una risoluzione di tale problematica, sottolineando che, compito di ogni municipalità sia quello di favorire gli studenti, e il mondo universitario in generale, storicamente fiore all’occhiello della nostra città. Speriamo che questo appello e queste proposte non rimangano inascoltate dall’amministrazione comunale, che di recente è stata parecchio attiva nel Walzer delle nomine alle municipalizzate.

Auspichiamo che il profilo “qualificato” del nuovo presidente dell’AMT possa dare una svolta sulla viabilità nei mezzi pubblici della città di Catania e di conseguenza in un miglioramento globale, sperando che tutto ciò possa essere risolutivo anche per i tanti studenti universitari che ogni giorno si recano nelle proprie facoltà.

DARIO DE LUCA: coordinatore studenti circolo universitario PD

VALENTINA D’ANTONE: responsabile dipartimento scienze umanistiche circolo universitario PD.

 

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Redazione Iene Siciliane

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