Cronaca, Catania: ma perchè devono smontare il tendone dei diseredati di piazza della Repubblica?

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di Domenico Stimolo.

Già, perché? Si leggono articoli ed interviste ma alfine rimane oscuro il “reale tema del contendere” tra Amministrazione comunale e Croce Rossa Italiana.

Un dato è certo. Dopo innumerevoli anni, decine di senza tetto, più di quaranta persone – catanesi e migranti, di norma stazionanti all’addiaccio nell’area del Corso Sicilia – che da sempre hanno passato le rigide nottate invernali distesi sul nudo asfalto, hanno avuto la civica occasione di essere alloggiati in un ambiente accogliente e riscaldato. Grazie ad un tendone gestito dalla pregevole azione della Croce Rossa. Nel corso degli ultimi anni diversi derelitti, uomini e donne, sono tati trovati morti sulle strade. Abbattuti dalle intemperie e dagli stenti immani da loro subiti.

Adesso, dopo una settimana, dicono che il tempo dell’accoglienza civile e solidale  è scaduto. Il tendone, quindi, si “deve” smontare entro sabato.

Perché? Quali dirompenti e non rinviabili incombenze burocratiche o di altro genere assumono prevalenza sulla salvaguardia della vita umana?

Eppure la Croce Rossa Italiana e l’Amministrazione comunale ( che concretamente non agisce nella maniera adeguata necessaria, come avvenuto nel corso di tanti decenni), pur nella differenza dei ruoli, sono preposti a svolgere attiva, diretta e specifica azione di intervento nei riguardi dei disastrati, degli emarginati, malvisti dalle rappresentazioni del contesto sociale che hanno potere decisionale, lontani e fantasmi da una città distratta ed egoista.

Nella nostra area territoriale sono in corso altre supreme ed inderogabili sciagure collettive che rendono indispensabile l’utilizzo  della tensostruttura all’uopo utilizzata, e dei preposti e volontari impiegati? A parte le necessarie azioni di sostegno ai profughi-migranti che disperati sbarcano nelle nostre coste, dalle notizie in essere sembrerebbe proprio di no!

In questo momento, e per tutta la durata delle intemperie invernali, dato il numero considerevole delle persone senza tetto, il disastro umanitario è qui, a Catania.

In ogni caso l’Amministrazione comunale ha l’obbligo civile e democratico di attaure tutti i necessari ed urgentissimi interventi operativi.

Basta morti assideratati sulle strade catanesi!

 

 

 

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Redazione Iene Siciliane

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