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Cronaca, Catania: mafia ed estorsioni, 15 arresti
Pubblicato il 04 Maggio 2017
dai carabinieri:
“Scaricare il video dell’operazione dal seguente link:
Sono oltre 100 i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania ed unità specializzate, che, dalle prime ore del mattino, stanno eseguendo nella provincia un provvedimento cautelare emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 15 persone, ritenute appartenenti al “gruppo di Belpasso”, operante prevalentemente in quel comune, quale articolazione territoriale della famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola – Ercolano, ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, sequestro di persona, danneggiamento seguito da incendio e riciclaggio, con l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno consentito di ricostruire l’organigramma del clan, di individuarne i capi ed i gregari. Gli investigatori hanno altresì documentato l’ingente volume di affari illegali della consorteria criminale, riscontrando un diffuso condizionamento illecito dell’economia locale, il sistema di gestione dell’attività di spaccio di cocaina e marijuana nonché acquisito elementi di prova in ordine ad estorsioni consumate in danno di imprenditori locali alla perpetrazione di rapine nei confronti di autotrasportatori al fine di agevolare l’organizzazione di appartenenza.
A capo del sodalizio malavitoso, il pericoloso e spietato “boss” NAVARRIA Carmelo Aldo, scarcerato e rimesso in libertà nel 2014 dopo 26 anni di reclusione per sei omicidi. che negli anni ’80 era considerato lo “spazzino” –colui che faceva sparire i cadaveri- del clan “Malpassotu” braccio armato di Nitto Santapaola.
I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 nella saletta della Procura della Repubblica di Catania alla presenza del Procuratore Carmelo Zuccaro.”
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