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Cronaca, Catania: Salviamo Via Crociferi, arrivano le prime intimidazioni dirette ai suoi sostenitori
Pubblicato il 01 Agosto 2014
di iena scavaddata
Una catena di solidarietà si è palesata tra i contatti facebook di Debora Borgese, cittadina catanese vicina alle problematiche legate alla tutela, salvaguardia e valorizzazione dei BBCC e ambientali territoriali, indicata nella pagina Salviamo Via Crociferi da un utente, tale Ambrogio Brambilla, quale fautrice dell’azione cittadina segnalata alle Istituzioni e alle autorità competenti che hanno agito per preservare una strada Patrimonio Unesco dall’occupazione abusiva di suolo pubblico e priva di permessi della “Trattoria da Mario”. “Un amico mi ha fatto notare che in un commento della pagina venivo citata ed effettivamente, andando a controllare, veniva riportato il mio nome legato a un’immagine poco edificante attribuita nei miei riguardi. Non conoscevo l’utente, così l’ho contattato in forma privata per avere spiegazioni e chiedendo la rimozione del mio nome dal suo commento”, dichiara Debora Borgese. “Ho cercato di spiegargli che ero un utente come tanti altri in quella pagina che sostiene la causa, ovvero salvare via Crociferi in quanto strada dichiarata Patrimonio Unesco e per il suo inestimabile valore, consapevole delle criticità strutturali oltre che di ordine, messa in sicurezza e decoro urbano.”, continua. Le accuse rivolte alla Borgese i cui messaggi sono stati trasmessi in forma privata e di cui ci riserviamo dalla pubblicazione per ragioni legali, fanno riferimento alla difesa degli esercenti come la Trattoria Da Mario che con il loro lavoro, a dire dell’utente Brambilla, salvaguardano la strada dai tossicodipendenti e dagli alcolizzati che consumano tali sostanze nella zona di via Penninello. “Uno sproloquio privo di fondamento, questo del Brambilla!”, si difende la Borgese.
“Ero presente alla riunione di Commissione che si tenne nel mese di febbraio presso la I Circoscrizione – Centro Storico per sostenere gli esercenti del centro storico che nel mese di gennaio non hanno viste rinnovate in tempi celeri le autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico in quanto l’amministrazione comunale stava ancora redigendo il regolamento di decoro urbano causando notevoli ritardi e danni non indifferenti alle attività produttive danneggiate da questi rigidi provvedimenti. Da ciò emerge la mia posizione altamente favorevole alla presenza di attività ristorative, pub e locali con maggiore predilezione per quelle che promuovono la cultura enogastronomica locale e regionale, naturalmente nel pieno rispetto delle normative vigenti e soprattutto nella legalità.” Nonostante i chiarimenti avvenuti in chat privata da parte della Borgese e il suo l’invito più volte ripetuto a cancellare il suo nome da quel commento per non trovarsi costretta a procedere con querela alla Polizia Postale viste le gravi accuse e le illazioni mosse contro la sua persona, il Brambilla ha continuato a scrivere messaggi con specifici riferimenti sulle attività personali e sulla vita privata della Borgese, minacciandola di fare procedere il gestore della Trattoria da Mario con una controquerela contro di lei. La Borgese ha dunque segnalato l’accaduto ai gestori della pagina che hanno rimosso e bloccato tutti i messaggi.
Ai tanti messaggi di solidarietà si è unito ieri anche quello del consigliere della Municipalità Centro Storico, il combattivo Davide Ruffino: “In qualità di Presidente della Commissione Cultura della 1a Circoscrizione – scrive Ruffino – esprimo la piena solidarietà a Debora Borgese e ai cittadini che con coraggio stanno cercando di preservare Via Crociferi in nome della legalità e nel rispetto del nostro patrimonio storico, artistico e culturale”
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