“Ci ha lasciato Giuseppe Guarnaccia (presidente dal 2000 al 2005 della Prima Municipalità “Centro – San Cristoforo”) un catanese autentico, profondamente innamorato di Catania che si è speso per contribuire alla crescita della zona sud della nostra Città e al riscatto sociale e culturale di quei territori di cui era figlio.
Nel salutarlo e nel rivolgere un pensiero di affetto e amicizia alla famiglia mi piace ricordare come, esattamente venti anni fa, mi ha aiutato a conoscere questa nostra Città, le sue mille sfaccettature e contraddizioni e i suoi tanti linguaggi. Ed infatti, dal 2000 al 2005, siamo stati una “coppia amministrativa e politica”, Lui presidente ed io vicepresidente, di un consiglio di quartiere che divenne un’affiatata squadra, oltre ogni appartenenza politica e differenza generazionale, capace di farsi ascoltare a tutti i livelli politici e di governo e di ottenere importanti risultati per il proprio territorio.
In quegli anni riuscimmo a garantire l’apertura dell’attuale struttura polivalente dell’ex Macello di Via Zurria, dei centri culturali “Concordia” e “Midulla”, ci battemmo per ottenere l’apertura del Commissariato di via Suor Anna Cantalupo (primo presidio della Polizia di Stato a S. Cristoforo), ottenemmo il risanamento di Piazza Cutelli, Largo XVII Agosto, della storica passeggiata della stazione, di numerose scuole della zona sud e primi veri interventi per il risanamento del vecchio rione San Berillo (nuova illuminazione e pavimentazione furono il risultato del nostro impegno) e tantissimo altro. La foto che pubblico ci ritrae con il compianto arcivescovo Luigi Bommarito in occasione della “Prima Festa della Legalità e della Meritocrazia” cui ne seguirono tante altre e che coinvolsero centinaia di bambini dei rioni San Cristoforo, Civita, Angeli Custodi, Cappuccini e Antico Corso. Le iniziative fatte incisero a tal punto che il neo prefetto dell’epoca, dott.ssa Annamaria Cancellieri, appena insediatasi tenne a fare la prima uscita pubblica partecipando a un nostro Consiglio di Quartiere itinerante di denuncia contro le mille mafie che condizionavano quei territori.
Con il Presidente Guarnaccia condividevamo alcune cose il mese di nascita, l’amore incondizionato per la nostra Città, la voglia di fare e, soprattutto, il sogno e l’impegno di affrancare i cittadini dei quartieri popolari della nostra Catania dal gioco perverso della mafia, della cattiva politica e delle parassitarie classi dominanti. Un sogno e un impegno che nel salutarlo voglio pubblicamente rinnovare. Ciao Presidente!”
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