dagli organizzatori:
occorre un momento di condivisione, di risveglio delle coscienze, un momento in cui insieme possiamo dire che non vogliamo arrenderci alla violenza, alla brutalità, nei confronti soprattutto delle donne! In una presa di coscienza che oggi non appare scontata, uniamo le forze!
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Stupro a Catania: Cgil Catania aderisce alla manifestazione di venerdì 29 in piazza Europa: “Neanche con un fiore”.
Anche la Cgil di Catania aderisce alla manifestazione “Neanche con un fiore”, che si terrà alle ore 19 di domani (venerdì 29/3) in piazza Europa. L’iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, Paesi Etnei Oggi, dalla Moschea della Misericordia e da molti comuni etnei, ai quali in queste ore si uniscono associazioni e movimenti, raccoglierà i manifestanti proprio dove “si è consumato l’ennesimo oltraggio, il più terribile e meschino dei reati: lo stupro”.
La Cgil di Catania da sempre si occupa dei diritti delle donne e dei temi legati alla violenza sulle donne, e lo fa insieme ad altre organizzazioni e movimenti accomunati dallo stesso obiettivo. “Siamo un sindacato che non si limita a trattare i temi della democrazia in relazione alle pur necessarie e complesse vertenze lavorative, ma siamo convinti che non può esistere libertà se tutto il sistema non risponde affermativamente ad una domanda di rispetto individuale, di genere e di cittadinanza. – dicono la responsabile del Dipartimento di genere della Cgil, Angela Battista, e il segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota- Scenderemo in piazza anche stavolta, e siamo orgogliosi di farlo esprimendo la nostra rabbia e il dolore per quanto successo in una città che eppure si professa accogliente e chiedendo anche azioni concrete sui temi del rispetto verso le donne alle istituzioni e ai cittadini, e sulla questione sicurezza, con tutti gli strumenti che si hanno a disposizione o con nuovi mezzi che si potranno attivare in tempi brevissimi”.
Per la Cgil di Catania: “Quanto avvenuto a Catania riguarda tutti noi: il sindacato, la politica, la società civile, l’orizzonte intellettuale; tutti hanno il compito di interrogarsi sul regresso socio culturale del nostro Paese e tutti dovremmo porre, insieme, condizioni di immediato rimedio”.
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