Cronaca nera, antidroga, Catania: otto arresti. Fermato un “fiume” da 10 milioni di euro di stupefacenti

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Operazione della Polizia. Ecco il comunicato…

“Personale della Squadra Mobile, con il coordinamento della D.D.A. di Catania, e con il contributo della locale Squadra Nautica, ha tratto in arresto 8 persone, segnatamente: 1. FRANCARDO Roberto (cl.1971), pregiudicato; 2. ALECCI Fortunato (cl.1965), pregiudicato; 3. ZUCCARO Alessandro (cl.1962), con precedenti di Polizia; 4. STABILE Giovanni (cl.1968), con precedenti di Polizia; 5. LITRICO Santo (cl.1969), con precedenti di Polizia; 6. COCO Samuele, (cl.1978); 7. STABILE Fabio (cl.1974), pregiudicato; 8. COSTANZO Gaetano (cl.1960), pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari, ritenute responsabili, in concorso tra loro, di traffico di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, con l’aggravante per STABILE Fabio, COSTANZO Gaetano e STABILE Giovanni di avere organizzato e diretto l’attività dei concorrenti. A seguito di indagini tecniche coordinate dalla D.D.A. di Catania, nel mese di marzo emergeva che tre soggetti, successivamente identificati in ALECCI Fortunato, FRANCARDO Roberto e ZUCCARO Alessandro, avrebbero trasportato su un peschereccio un ingente carico di sostanza stupefacente del tipo marijuana diretto in questo capoluogo.

In particolare, nel tardo pomeriggio del decorso 26 marzo, dalle indagini svolte da personale della Sezione “Antidroga” emergeva che era in corso l’approntamento tecnico-logistico di un natante che veniva nel frattempo individuato nel moto-peschereccio “M.P. Giammarco” di mt.12 circa, iscritto nella marineria di Augusta (SR). Nei giorni successivi, le indagini tecniche, supportate da mirati servizi di osservazione, consentivano di comprendere che la partenza era imminente, tanto che il peschereccio veniva rifornito di carburante con relative riserve e la cambusa veniva riempita di generi alimentari; dette circostanze lasciavano presagire che l’imbarcazione si accingeva ad affrontare una lunga navigazione. Poco dopo le 23.00 del 28 marzo, presso il porticciolo di Ognina giungeva un’automobile con a bordo STABILE Giovanni, FRANCARDO, ALECCI e ZUCCARO. Mentre STABILE Giovanni si allontanava con l’automobile, gli altri tre salivano a bordo del peschereccio che, trascorsa la mezzanotte, salpava.

Il peschereccio giungeva presso le coste greche, dove avveniva verosimilmente l’approvvigionamento dello stupefacente, quindi invertiva la rotta per rientrare in Sicilia. Palesandosi la necessità di individuare il momento del rientro, veniva avviato un attento monitoraggio del peschereccio, svolto anche con l’ausilio di un mezzo aereo della Polizia di Stato, che individuato il natante lo “ombreggiava”. Nella serata dell’1 aprile approssimandosi il momento del rientro, venivano effettuati dei mirati servizi di osservazione presso i porti di Capomulini ed Acitrezza. In effetti, alle ore 23.00 presso il porto di Acitrezza gli uomini dell'”Antidroga” procedevano a bloccare FRANCARDO, ALECCI e ZUCCARO, scesi poco prima dal natante nonchè STABILE Giovanni, LITRICO e COCO che erano giunti in loco a bordo di un camion Fiat Iveco isotermico. Il controllo sul peschereccio consentiva di appurare che era stipato fino all’inverosimile di sacchi di iuta contenenti stupefacente; il camion sui cui sarebbe stato trasbordato il carico serviva al trasporto in un posto sicuro. Il peschereccio, trasferito presso il Porto di Catania, veniva sottoposto a perquisizione protrattasi sino alle prime ore del mattino del 2 aprile, ad esito della quale venivano rinvenuti e sequestrati nr. 125 sacchi contenenti 16,5 kg cadauno di marijuana per un peso complessivo di kg. 2.062 lordi.

predetti venivano dichiarati in stato di arresto per traffico, in concorso tra loro, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente ed associati presso il carcere di piazza Lanza. Sulla scorta degli elementi raccolti, la Procura Distrettuale della Repubblica emetteva, nelle stessa giornata di ieri 2 aprile, decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di STABILE Fabio e COSTANZO Gaetano gravemente indiziati dei per i medesimi reati. Le indagini sono volte a verificare la consorteria criminale cui era destinato il carico, il cui valore all’ingrosso è stimato in 10 milioni di euro circa.”

 

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Redazione Iene Siciliane

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