Oggi, nel corso di un incontro con i cronisti, alla presenza di inquirenti e investigatori, è venuto fuori tutt’altra ricostruzione dei fatti.
comunicato stampa dei carabinieri:
“28.8.2015 – Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, collaborati da quelli delle articolazioni Anticrimine di Palermo e Catania, dal Reparto Crimini Violenti del R.O.S. e dal R.I.S. di Messina, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, INGRASSIA Vincenzina (nella foto), 63enne di Biancavilla, per il reato di omicidio.
La donna nella notte di ieri ha chiamato i Carabinieri di Biancavilla dicendo che due soggetti, armati di pistola, si erano introdotti all’interno della sua abitazione e, dopo una breve colluttazione, avrebbero legato i due coniugi con delle strisce ricavate da un lenzuolo. Il marito, sempre secondo quanto ha raccontato in un primo momento l’anziana signora, non avendo detto dove erano nascosti i soldi, sarebbe stato malmenato e colpito a morte al cranio con un ciocco di legno raccolto nel giardino dell’abitazione. La donna, subito dopo, sarebbe riuscita a liberarsi ed a chiamare i Carabinieri ai quali avrebbe raccontato l’accaduto.
Il sopralluogo effettuato dal R.I.S. ha messo in evidenzia alcune incongruenze rispetto al racconto fatto dall’anziana signora. Lo studio dei dati tecnici fatto dai militari del Reparto Operativo unitamente a quelli del Reparto Crimini Violenti avrebbe confermato i sospetti. Gli inquirenti, coordinati dal magistrato della Procura etnea, hanno così cominciato un estenuante interrogatorio della donna che si è protratto per tutta la notte. Alla fine INGRASSIA Vincenzina non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità confessando che è stata proprio lei a colpire alla testa il marito nel sonno con un ciocco di legno. L’INGRASSIA ha raccontato di continue violenze patite da parte del marito negli ultimi 40 anni e da ultimo un litigio avuto proprio ieri sera durante il quale l’uomo avrebbe colpito la donna alle gambe proprio con quella che poi sarebbe diventata l’arma del delitto. La signora, a questo punto, ha aspettato che il marito si addormentasse e, disperata, ha colpito alla testa l’uomo proprio con lo strumento con il quale era stata ferita poco prima.
IGRASSIA Vincenzina è stata accompagnata presso il carcere di Piazza Lanza in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni.”
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