Cronaca nera, Catania: la polizia scopre “canile lager” a Picanello


Pubblicato il 11 Gennaio 2014

Arriva dalla Questura notizia (nella foto ecco la condizione in cui sono stati ritrovati alcuni animali)…

“nella giornata odierna, personale dell’U.P.G.S.P., coordinato dal Commissario Capo dr. Fabrizio Busacca, nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio predisposti dal Questore dr. Salvatore Longo e volti al contrasto delle varie forme di illegalità, ha scoperto e chiuso un ricovero per cani totalmente abusivo, dove le povere bestiole, chiuse all’interno di angusti e sporchi box, in carenza di luce, cibo e acqua, vivevano in pessime condizioni igienico-sanitarie.L’operazione ha preso spunto da un controllo effettuato dalla polizia all’interno del cortile di un’abitazione privata, sita in via Cavallaro, nel rione Picanello, dalla quale provenivano dei latrati e delle forti e nauseabonde esalazioni.Nella predetta struttura gli agenti riscontravano la presenza di numerosi box in alluminio, all’interno dei quali erano ospitati complessivamente 14 cani (5 di razza “alano” e 9 di razza “carlino”).Le condizioni degli animali, come confermato anche dai veterinari dell’ASP, erano a dir poco drammatiche: i cani erano, infatti, rinchiusi nei box di piccole dimensioni, al cui interno vi era una copiosa presenza di escrementi non rimossi da giorni.Si prendevano pertanto contatti con il proprietario dei cani, il quale veniva rintracciato presso un negozio, di proprietà dello stesso, di mangimi per animali, sito nella vicina via Timoleone, dove si trovavano due pappagalli di specie pregiata, nonché un cane di razza “bulldog inglese”.I controlli effettuati permettevano agli agenti di accertare la totale assenza, in capo al titolare del negozio, delle autorizzazioni richieste per l’esercizio dell’attività. Inoltre, in un cortiletto interno, adiacente al predetto negozio, gli agenti accertavano la presenza di ulteriori box al cui interno vi erano un cavallo di razza “pony”, nonché altri 8 cani (3 di razza “alano”, 2 di razza “dogo argentino”, 3 di razza “boxer”). Anche in detto sito venivano riscontrate pessime condizioni igienico-sanitarie.

Durante le operazioni sopraggiungeva sul posto anche il fratello del titolare del negozio di animali, il quale asseriva di essere proprietario di tre cani.La polizia provvedeva dunque a sequestrare le povere bestiole – il cui valore complessivo, trattandosi di specie di razza, è stato stimato intorno ai 50.000 euro – sottraendole così alle terribili condizioni di vita cui erano sottoposte e ad affidarle temporaneamente ad enti ed associazioni per la tutela degli animali ovvero a privati cittadini di indubbie qualità morali.Il titolare del negozio di animali veniva invece denunciato in stato di libertà per i reati di maltrattamento di animali e di abusivismo edilizio unitamente al fratello”.  


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