Incontro di fine anno con i cronisti e…di iena al deskBilancio positivo per la polizia postale di Catania diretta dal dott.Marcello La Bella (nella foto), che in conferenza stampa ha elencato gli ottimi risultati raggiunti. Per il 2013, gli interventi della polizia postale sono aumentati.
“Le statistiche sono importanti -ha detto il dirigente della Postale- in diversi campi in particolare nel mondo di internet, che si sta espandendo, ma nello stesso momento si espandono anche i crimini ad esso collegati.”
E ancora: “rispetto all’anno scorso, le denunce che riguardano le truffe e l’utilizzo illecito delle carte di credito sono raddoppiate”.A fronte di un raddoppio dei crimini aumentato di oltre il 50% le persone identificate e denunciate. Tra i reati più comuni, c’è la pedopornografia online, intrusioni e danneggiamenti a sistemi informatici, frodi, furti d’identità, diffamazione, stalking, apologia di delitti o diffusione tramite internet di odio razziale e religioso. Senza dimenticare i monitoraggi preventivi sui siti di natura eversiva e su quelli delle tifoserie calcistiche.Dal compartimento della polizia postale di Catania dipendono gli uffici di Messina, Siracusa e Ragusa, che lavorano sempre in stretta sinergia con le Procure, in particolare con quelle di Catania e Messina, che all’interno degli uffici, hanno delegato le attività specifiche ad un gruppo di magistrati specializzati in questo settore.
Come a Catania, per esempio, il gruppo di esperti viene coordinato dalla dottoressa Marisa Scavo.
Parlando ancora di numeri, il dirigente della postale La Bella ha detto che per quanto riguarda i reati contro la persona, a fronte delle nuove normative, si sta lavorando molto sulla prevenzione: “abbiamo sottoscritto recentemente un protocollo di intesa con alcune associazioni, come per esempio la ‘Thamaia’ con cui collaboravano già in precedenza, ma stiamo intensificando questa attività, dove stanno crescendo le segnalazioni, per quanto riguarda i fenomeni di violenza purtroppo riguardano sempre più spesso il web, dove non si trovano coinvolte solo le donne, ma anche l’incitamento all’odio razziale, alle discriminazione, dove nel web, si trova una piattaforma utile”.
La Bella ha sottolineato il lavoro svolto della polizia postale nelle scuole, dove sono stati coinvolti oltre 25mila studenti, di questi 18mila nella provincia di Catania. Sempre Catania sarà città pilota per il progetto “Dicam”, che coinvolgerà la Postale e l’associazione Save the Children con l’obiettivo di contrastare gli abusi online.
“Per la prima volta – ha affermato La Bella – siamo riusciti ad estrarre nel deep-web, dove sono stati identificati anche i bambini abusati.
Stiamo lavorando per approfondire un ‘investigazione di qualità’; non basta identificare il pedofilo o le persone che scaricano questo materiale, ma bisogna puntare molto alla identificazione del bambino abusato.
Con la Procura stiamo approfondendo alcune tecniche investigative che ci auguriamo possano portare degli ottimi risultati in questo campo”.
E ancora: “il reparto della polizia Postale è stato potenziato anche in termini di uomini, con la speranza che venga potenziato anche in termini di natura logistica, speriamo di chiudere presto una convenzione con la Regione Siciliana che ci consentirà di avere nuovi locali”.
Poi il dirigente ha puntato il dito su un nuovo reato come il “sexting”, cioè “lo scambio di immagini pornografiche tra minori”. La polizia postale, negli ultimi tempi, ha già segnalato alla Procura almeno quindi casi. Un reato su cui gli investigatori lavorano con molta riservatezza.
Questo il bilancio dell’attività nel 2013: pedopornografia: 6 arresti, 81 denunce, 12.795 spazi virtuali monitorati, 684 segnalazioni da associazioni, 169 siti oscurati. Reati contro la persona (molestie, minacce, ingiurie, diffamazione, stalking): 365 denunce ricevute, 3 arresti e 182 persone denunciate. Computer crime (accessi abusivi a sistemi informatici, furti d’identità): 728 denunce ricevute e 165 persone denunciate. E-commerce, carte di credito: ricevute 2.024 denunce, arrestate 7 persone e 254 denunciate, 11 spazi virtuali monitorati. Altri reati ( telefonia e diritti d’autore): persone denunciate 50. Monitoraggio siti, (tifoserie eversione): 527.
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