Cronaca, operazione “Aquila”, Asaec Antiestorsione Catania: “la nuova mafia esercita intimidazione ambientale”

Leggi l'articolo completo

“Nelle relazioni annuali della DIA si afferma che è nel DNA della criminalità organizzata la ricerca del consenso e dell’appoggio politico per raggiungere i propri scopi illeciti. 
Ma dall’operazione “Aquila” emergono alcune allarmanti evidenze, prima fra tutte quella che, in questo caso, non siano stati i clan mafiosi della zona a intercettare e condizionare il voto attraverso meccanismi collusivi e/o corruttivi, ma lo stesso candidato (Nicotra) a chiedere e corrispondere ingenti somme di denaro agli stessi clan (in questo caso i Laudani) affinché orientassero le intenzioni di voto, garantendo così la sicura elezione del deputato regionale.
E’ sempre più evidente che la nuova mafia non esercita più la propria forza in maniera violenta, ma attraverso una diffusa intimidazione ambientale, frutto di una mentalità radicata, grazie alla quale, gli accordi, che siano politici o commerciali, sono il frutto di accordi basati su di una reciproca convenienza, arrivando al paradosso che i riferimenti territoriali dei clan rappresentino il necessario strumento di condizionamento elettorale volto alla sicura elezione.
La seconda evidenza che emerge dall’operazione “Aquila” è la disarticolazione della cosca acese legata Cosa nostra conclusasi con l’arresto anche di altre 17 persone legate a Cosa nostra etnea attraverso la quale si fatta luce su estorsioni che duravano da venti anni e che sono state interrotte, in alcuni casi, dalle “seconde generazioni” di imprenditori che hanno ammesso di essere vittime del racket. 
Appare chiaro, qualora ce ne fosse ancora conferma, che le estorsioni continuano ad essere esercitate, rappresentando una forma costante di controllo del territorio da parte della criminalità organizzata. Questo deve essere chiaro a tutti e porre una seria riflessione a noi come associazione antiracket sulla reale capacità di incidere e persuadere i commercianti a denunciare. 
La strade è lunga e faticosa. E’ necessario informare le categorie di imprenditori, commercianti ed artigiani in merito agli strumenti che lo Stato mette loro a disposizione quando denunciano, ripagandoli di tutti i danni subiti. 
E’ necessario raccontare le storie di tutti coloro che denunciando si solo liberati dai loro aguzzini recuperando la propria dignità riprendendo a lavorare.
E’ necessario ripartire da un’idea di movimento antiracket di strada, volontario e gratuito che tuteli la dignità di quanti che con il loro sacrificio non hanno perso la libertà. 
Noi abbiamo già intrapreso questo cammino, consapevoli che a molti stiamo già dando fastidio. 
#operazioneaquila #antiracket #pipponicotra #acireale“.

Leggi l'articolo completo
Benanti

Recent Posts

ARCHI DELLA MARINA DI CATANIA, ORAZIO GRASSO: “INVECE DI ABBATTERLI, TRASFORMARLI IN PASSEGGIATA”

“Mi desta parecchia preoccupazione l'idea di un piano regolatore portuale che preveda l’abbattimento degli storici…

1 giorno ago

Cenere vulcanica polverizzata e danni alla salute

Problemi respiratori, congiuntiviti e dermatiti La pulizia di strade e piazze nei comuni interessati dalla…

1 giorno ago

Lo scrittore palermitano Giankarim De Caro presenta “Romanzo tascio-erotico siciliano” a Caltanissetta. Appuntamento alla Pro Loco giovedì 19 settembre alle 18:00

Prosegue in Sicilia il tour letterario di Giankarim De Caro. Dopo Palermo, Cefalù, Bagheria, Marsala, Gratteri…

2 giorni ago

Ugl su centro direzionale regionale a Nesima: Non abbandonare il progetto già costato 266 mila euro

«Sul Centro Direzionale della Regione Siciliana a Catania è opportuno non abbandonare progetto e investimento.…

2 giorni ago

CANOA, ALL’IDROSCALO DI MILANO DOMINA IL ROSSAZZURRO

Il Circolo Canoa Catania tocca quota 219 titoli italiani nella sua storia All’Idroscalo di Milano si…

2 giorni ago

Giarre, l’ombra di un nuovo default per il Comune. Barbagallo: “Preoccupati per i pignoramenti subìti e per altri debiti in vista”

comunicato stampa La spada di Damocle di un secondo dissesto penderebbe sulla testa dei cittadini…

2 giorni ago