Cronaca, sisma: Codacons chiede Stop immediato alle raccolte fondi “per aiuti vari”. Non rispettano indicazioni di legge

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MINISTERO DELL’INTERNO DEVE BLOCCARE INIZIATIVE CHE NON FANNO CAPO ALLO STATO. SOLDI DEGLI ITALIANI RISCHIANO DI NON ANDARE AI TERREMOTATI

Nei giorni successivi al gravissimo sisma che ha colpito il centro-Italia si sono moltiplicate le iniziative di solidarietà finalizzate a raccogliere presso i cittadini fondi da destinare all’emergenza terremoto. Iniziative lodevoli – spiega il Codacons – che tuttavia rischiano non solo di essere fuorilegge, ma addirittura di nascondere in alcuni casi usi distorti dei soldi di chi, in buona fede, ha versato denaro per aiutare le popolazioni colpite dal sisma.

Per tale motivo l’associazione ha presentato oggi una diffida al Ministero dell’interno e a centinaia di enti pubblici e privati che in questi giorni hanno avviato le raccolte fondi, chiedendo lo stop immediato di qualsiasi iniziativa di solidarietà che non rispetti i criteri di legge e che non faccia capo allo Stato.

“Siamo a totale favore della beneficenza e solidarietà e sappiamo bene che il nostro intervento farà storcere il naso a molti, ma lo scopo unico della nostra iniziativa è che i soldi degli italiani vadano realmente a favore delle popolazioni colpite dal sisma – spiegano  il presidente Carlo Rienzi e il Segretario Nazionale Codacons Francesco Tanasi– Per far si che ciò avvenga, le raccolte fondi devono rispondere a criteri di legge ben precisi: devono cioè indicare in modo chiaro la finalizzazione delle somme, l’indicazione dei soggetti intestatari dei fondi e l’indicazione delle finalità precipue nonché delle modalità di raggiungimento.

Senza tali specifiche, qualsiasi iniziativa “per aiuti vari” è illegale e pertanto deve essere interrotta, perché potrebbe nascondere usi distorti delle risorse a danno dei cittadini che hanno versato denaro”.

Pertanto il Codacons ha chiesto al Ministero dell’Interno di convogliare tutte le iniziative di solidarietà sotto la Protezione civile, in modo tale da avere un controllo centralizzato circa i fondi raccolti e la loro reale destinazione.

 

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Redazione Iene Siciliane

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