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Cronaca, un nostro errore: auto VV.UU. usata per fini privati? Ma quando mai!
Pubblicato il 15 Luglio 2014
Quando la verosimiglianza delle apparenze ti abbaglia e ti confonde…
di Ignazio De Luca iena dei fischi per fiaschi
Succede che talvolta come l’asino che tenta di addentare la carota penzolante dal bastone piazzato a 20 centimetri del suo muso, macina, instancabile, interminabili chilometri, per la gioia di chi vi sta in groppa, gaudente per il risultato ottenuto con l’ingegnoso espediente, allo stesso modo un boccone avvelenato, camuffato con ogni prelibatezza, inimmaginabile perfino agli umani, ingoiato avidamente dalla Iena cronista procura alla stessa, lancinanti “ruluri di panza”. Abbiamo preso un sacco e una sporta di granchi.
Le apparenze c’erano tutte. L’auto di servizio della Polizia Municipale, senza ombra di dubbio ci era sembrata utilizzata a fini privati e noi col boccone – notizia avvelenato abbiamo scambiato lucciole per lanterne.
Ci eravamo spinti a chiedere al vice sindaco e assessore alla polizia municipale, Marco Consoli, chiarimenti “se la donna in abiti civili fosse in servizio con l’auto in dotazione alla polizia municipale e come mai non fosse in divisa o in alternativa non utilizzasse un’auto “civile”?
Già da qualche giorno, una nostra fonte, confidenziale e attendibile al 100%,
ci canzonava, proprio per l’articolo “auto VV. UU. utilizzata per fini privati?”,
chiedendoci se a colazione preferivamo il cognac alla granita ? Rincarando la dose, anzi si offriva di prenotarci visita di specialista per la diagnostica di amnesia galoppante.
Il riferimento all’amnesia ci metteva, finalmente, sulla buona strada per ristabilire i fatti realmente accaduti al di là delle apparenze.
“Catania “Favela Style”: brillante operazione della “Municipale di Vigilanza Ambientale”. In carcere Felice Massimiliano Sporalli” questo il titolo di un articolo del 11 aprile scorso dove alla fine chiosavamo “Un plauso particolare agli agenti della polizia municipale ambientale, non per aver fatto bene il loro lavoro, che dovrebbe essere la normalità, ma il loro impeccabile operato oltre a salvaguardare il benessere di 17 cani, ha letteralmente salvato una donna dall’abisso di degrado e violenza in cui era invischiata e dai cui difficilmente si sarebbe potuta salvare senza l’aiuto morale e fattivo dell’ispettrice capo L. C. dei VV. UU. di Catania”,
Lo scorso pomeriggio abbiamo contattato al cellulare il vice sindaco e assessore Marco Consoli che ci ha autorizzato a riferire del colloquio avuto, che trascriviamo per intero : “l’ispettrice capo L. C., senza nulla togliere ai suoi colleghi, è tra i migliori elementi del corpo di Polizia Municipale, che ci onoriamo di coordinare in qualità di assessore pro tempore. Su sollecitazione dell’articolo di Iene Sicule, avevamo chiesto relazione al Comandate Belfiore, che giusto oggi in forma orale, ci ha confermato quanto dichiarato in premessa. Se dovessimo fare un piccolo appunto veniale all’operato dell’Ispettrice, diremmo che avrebbe potuto evitare di sedere al tavolino del bar, perché certamente in divisa non l’avrebbe fatto, comunque è veramente piccola cosa, confermiamo che l’ispettrice era in servizio con un’auto di servizio della Municipale, perché l’auto “civile” era, contemporaneamente, utilizzata per altro servizio. Nella giornata di domani (15 luglio) riceveremo personalmente l’ispettrice per congratularla”.
A Iena dei fischi per fiaschi non resta altro che chiedere scusa a tutta gli interessati dalla vicenda.
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